L’eritema solare, più comunemente chiamato “scottatura solare” si sviluppa quando non proteggiamo correttamente la pelle sotto i raggi UVA e UVB. Nella maggior parte dei casi, si verifica in seguito a un’esposizione al sole per molto tempo oppure quando la scelta della crema solare non è adeguata al fototipo cutaneo o alla latitudine. Ad esempio, se sappiamo di trascorrere le vacanze in un luogo esotico è bene munirsi di una protezione solare più alta, rispetto alle classiche mete turistiche mediterranee o di montagna. Mentre se abbiamo la pelle molto chiara e delicata è fondamentale scegliere un fattore di protezione molto alto, a differenza di chi ha una carnagione più olivastra che può optare per una protezione medio-alta.
Quando l’eritema solare si manifesta con puntini rossi e quella sensazione “di pelle che tira” vuol dire che si è sviluppato in forma lieve e, nel giro di pochi giorni, la pelle torna al suo stato di equilibrio. Se invece si riscontra un eritema solare con prurito, pelle arrossata e sensibilità eccessiva della pelle che si traduce in dolore, allora in questo caso la scottatura è più grave e sicuramente presenterà una successiva desquamazione. Il risultato lo conosciamo bene, pelle a macchie e un’abbronzatura non omogenea. Se l’eritema solare è grave presenta sintomi simili all’insolazione come febbre, brividi, vertigini e mal di testa, mentre sulla pelle si formano bolle che successivamente generano desquamazione.
La causa principale dell’eritema solare risiede nel calore cui è sottoposta la pelle per un’eccessiva e prolungata esposizione al sole. Infatti la cute si deve proteggere dagli effetti dei raggi Uva e Uvb e dai raggi termici infrarossi che la surriscaldano, scatenando appunto la comparsa di eritemi solari. Per evitare che la pelle si riscaldi troppo, mentre ci si espone, è importante rinfrescarsi nebulizzando acqua dolce con l’aiuto di uno spray oppure eseguire bagni e docce frequenti. E poi fondamentale applicare prodotti protettivi da scegliere in base al proprio fototipo. Ottimi sono i solari con plusolina.
Nei casi meno complicati e incisivi è sufficiente una crema per eritemi solari con estratti naturali di aloe, calendula, arnica. Questi estratti vegetali sono molti idratanti ed emollienti e offrono alla pelle una sensazione di freschezza e benessere subito dopo l’applicazione. Un altro accorgimento importante è quello di lavarsi con acqua fresca. Una bella doccia fredda contribuisce a ridare sollievo alla pelle. Nei casi più gravi di eritema cutaneo dovuto all’esposizione solare, sono necessarie creme con cortisone che devono essere prescritte da un medico o dermatologo. Se ad accompagnamento della scottatura subentrano sintomi come febbre e mal di testa, allora anche in questo caso è praticamente obbligatorio il consulto con un dermatologo o specialista.
Contrarre un eritema solare in età pediatrica può causare dei danni latenti che possono riemergere in età adulta come macchie cutanee, nevi e nei casi peggiori melanoma. Esistono creme per eritemi solari adatte ai bambini che aiutano la pelle a guarire e ritrovare l’equilibrio, ma non garantiscono la totale sicurezza e prevenzione di danni a lungo termine. Per proteggere al meglio i tuoi bambini, oltre a un’adeguata crema solare con fattore protettivo molto alto è necessario prestare attenzione a quando si espongono al sole, evitando le ore centrali della giornata e coprendoli con cappellini, occhiali da sole e maglietta nel caso in cui presentino pelle molto sensibile o dermatite atopica.
Per le pelli più sensibili e reattive può essere utile prima dell’esposizione solare prolungata un ciclo o trattamento con un integratore antiossidante o un integratore solare. Tra gli attivi di ultima generazione possiamo inserire il rame, un cofattore della tirosinasi, l’enzima che partecipa alla sintesi della melanina. In questo caso la pelle viene stimolata preventivamente alla produzione di melanina e si abbassa il rischio di contrarre macchie cutanee. Gli integratori ad azione antiossidante sono invece utili per eliminare i radicali liberi che si sviluppano in quantità maggiore dopo l’esposizione prolungata ai raggi UV. Sempre efficaci sono gli integratori con betacarotene, meglio se estratto da vegetali e vitamina E e PP.
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