L’onicomicosi è un’infezione fungina che interessa le unghie delle mani e/o dei piedi, che possono presentarsi più spesse del normale, fragili, con deformazioni, opache o con macchie bianche o gialle. Conseguenza di molti fattori, tra cui il mutamento degli stili di vita, è una patologia in forte aumento e rappresenta più del 50% dei disturbi ungueali. In questo articolo vediamo come prevenirla.
L’onicomicosi è provocata prevalentemente da un fungo, ma il fattore scatenante si può ricercare anche in lieviti e muffe. Il fungo penetra attraverso micro-fessure e crepe dell’unghia, abbatte lo strato di cheratina (la sostanza principale di cui è composta) utilizzandone i componenti per crescere velocemente modificano il pH dell’unghia (da acido ad alcalino). Se un’unghia sana ha una lamina rosea e una superficie liscia, regolare e semitrasparente, un netto cambiamento di colore dell’unghia potrebbe segnalare la presenza della tipica malattia delle unghie provocata da funghi, lieviti o muffe, che tendono a renderle bianche o giallastre, frastagliate e friabili. Altre alterazioni di colore possono essere conseguenza di piccole emorragie causate da traumi, carenze vitaminiche o di sali minerali (ferro o zinco), ma anche di dermatiti e psoriasi o disturbi più seri, come anemia o disturbi polmonari, che non consentono all’ossigeno di arrivare anche sotto la lamina di cheratina.
Pochi ma importanti accorgimenti sono indispensabili a prevenire l’onicomicosi:
Anche l’alimentazione conta. Le cellule della matrice ungueale sono nutrite, attraverso il sangue, da ossigeno, sali minerali, aminoacidi solforati e zinco. Per non farseli mancare, sì a frutta secca, legumi, cereali, carne rossa e frutti di bosco, ricchi di flavonoidi preziosi per il microcircolo. In casi specifici, il dermatologo valuterà se prescrivere integratori mirati a base di biotina, silicio e selenio.
L’onicomicosi colpisce circa 6,5 milioni di italiani. Maggiormente colpite le donne di ogni età anche se l’età media si attesta intorno ai 50 anni. Il fenomeno è dovuto a molti fattori: ereditarietà; moda (le unghie sono strumento di bellezza e seduzione); manicure aggressive; uso eccessivo e rimozione di smalti e gel per ricostruzioni; cambiamento degli stili di vita con maggiore frequenza di luoghi pubblici (palestre, piscine, terme) che possono determinare un aumento delle infezioni; per le unghie dei piedi un traumatismo indotto da calzature con tacchi vertiginosi o lunghe costrizioni in scarpe che non favoriscono traspirazioni. Senza considerare manicure troppo aggressive come la pessima abitudine di eliminare la pellicina che circonda l’attaccatura dell’unghia – il perionichio – che funge da barriera all’ingresso dei germi e dei batteri. Altri fattori di rischio dell’onicomicosi sono questi:
Ecco pochi e semplici consigli per evitare le infezioni alle unghie: per le unghie delle mani, lavarle dopo aver toccato un’unghia infetta; mantenerle pulite, asciutte e corte; evitare prodotti non sicuri (smalti, unghie finte) che potrebbero trattenere l’umidità aggravando l’infezione. Alle unghie dei piedi evitare traumi, indossare scarpe comode, preferibilmente con tacco basso e punta larga.
Facili da leggere, le unghie possono svelare il nostro stato di salute. Un’unghia sana ha una lamina rosea e una superficie liscia, regolare e semitrasparente; una modifica di quest’aspetto può essere il segnale che qualcosa non va a livello locale e, anche, generale. Macchie nere sulle unghie possono essere conseguenza di piccole emorragie causate da un trauma al pari dei puntini bianchi che, invece, si formano perché all’interno dell’unghia si creano bolle d’aria. Inoltre, se un’unghia è sottile e presenta striature o solchi, potrebbe essere la spia di carenze vitaminiche o sali minerali (ferro o zinco). Ancora, un netto cambiamento di colore potrebbe segnalare la presenza della tipica malattia delle unghie, un’infezione provocata da funghi, lieviti o muffe, che tendono a renderle bianche o giallastre, frastagliate e friabili.
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