Come smettere di mangiarsi le unghie delle mani?

L’onicofagia è un disturbo compulsivo che porta il paziente a mangiare nervosamente e continuamente le proprie unghie. Oltre alle problematiche comportamentali connesse al problema, l’onicofagia può comportare anche delle conseguenze a livello dermatologico. Vediamo quali sono e come perdere il vizio di mangiarsi le unghie in questo articolo.

Quali sono i rischi dermatologici connessi all’onicofagia?

Si riscontra innanzitutto un danneggiamento della cuticola, la porzione di pelle posta ai lati delle unghie, per le quali svolge una fondamentale azione. La cuticola serve infatti a proteggere le unghie e il tessuto che le circonda da eventuali traumi e da possibili infezioni. Eliminarla o danneggiarla, può condurre a una maggiore suscettibilità ad agenti batterici o virali, determinando lo sviluppo di micosi o disturbi come il patereccio, noto anche come giradito.

Anche la saliva può avere un ruolo nella comparsa di infezioni nell’area ungueale o di dolorosi arrossamenti cutanei. Se i morsi vengono inoltre esercitati in maniera aggressiva, si corre il rischio di produrre una lesione della matrice dell’unghia e del tessuto periungueale, provocando in alcuni casi un’alterazione irreversibile, in seguito alla quale le unghie cresceranno in maniera irregolare e distrofica. Il vizio di mordersi le unghie accresce poi le probabilità di avere unghie incarnite e le sostanze presenti su smalti o gel usati sulle unghie possono essere causa di intossicazioni. Definire l’onicofagia un semplice vizio, perciò, è riduttivo.

Come smettere di mangiarsi le unghie: consigli per adulti e bambini

Con i bambini a volte è sufficiente utilizzare appositi smalti amari che li dissuadono dal mordicchiarsi le unghie. Con gli adulti, invece, il problema risulta più complesso, perché l’onicofagia è spesso segnale di problemi quali ansia, stress, rabbia o aggressività. In questi casi, oltre all’applicazione di smalti amari o olii essenziali dal sapore sgradevole, è perciò opportuno rivolgersi a uno psicoterapeuta, capace di aiutare il paziente a individuare le cause che sottendono al disturbo per poter poi intervenire adeguatamente.

Nel frattempo, ci sono alcuni suggerimenti che possono aiutare a perdere questa cattiva abitudine. Innanzitutto è sempre di aiuto cercare di vivere una vita più salutare, magari intraprendendo qualche attività sportiva (o ludica) che aiuti a cavarsela meglio con stress e ansietà. E quando viene voglia di mangiarsi le unghie, fare dell’altro: masticare un chewing gum, ad esempio. Ovviamente, è consigliabile tenere le unghie corte, ben curate e arrotondate, senza margini spezzettati e “invitanti” e applicare uno smalto amaro in modo da renderle meno “appetibili”.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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