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Forfora: i rimedi per eliminarla e per prevenirla

Forfora: non si tratta di un sintomo di scarsa igiene ma di una irritazione causata da uno squilibrio di sebo, la sostanza grassa che protegge la pelle

«La forfora si può riacutizzare soprattutto durante i cambi di stagione, in particolare in primavera e in autunno. Si tratta di un disturbo che crea imbarazzo nel rapporto con gli altri e che coinvolge moltissime persone. Infatti ne soffre almeno il 40 per cento della popolazione in età superiore ai diciotto anni». Sono le parole del professor Antonino Di Pietro, uno dei più noti e autorevoli medici dermatologi d’Italia: è il presidente fondatore dell Isplad, la Società internazionale di dermatologia plastica, rigenerativa e oncologica, ed è il direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis a Milano.

Forfora: cause e incidenza

Professore, da che cosa è provocata la forfora?
«Le cause dipendono dal tipo di forfora. Infatti ne esistono di due tipi: quella secca, accompagnata da un prurito che spinge a grattarsi, e quella grassa. La forfora secca è quasi sempre dovuta a una intolleranza verso i prodotti utilizzati per l’igiene dei capelli, in particolare, shampoo troppo aggressivi, gel oppure lacche. Questi prodotti possono contenere alcune sostanze che irritano il cuoio capelluto e lo disidratano, dando origine alle tipiche e antiestetiche squame asciutte e leggere che si depongono, come la neve, sugli abiti. Queste squame non sono altro che una forma di difesa del cuoio capelluto stesso».

«Per rallentare la formazione delle scaglie di forfora, suggerisco di massaggiare il cuoio capelluto con una lozione a base di timo la mattina e la sera, per un mese circa»

Che cosa, invece, può causare la forfora grassa?
«In quasi tutti i casi la forfora grassa è dovuta alla cosiddetta dermatite seborroica, una condizione nella quale si verifica uno squilibrio di sebo, la sostanza grassa che riveste e protegge la pelle e il cuoio capelluto e che è prodotta in modo eccessivo. Questo provoca un’accelerazione nel ricambio delle cellule dello strato più superficiale che, staccandosi in grandi quantità, diventano visibili, dando origine alle squame di forfora, che in questo caso appaiono, però, non secche bensì untuose e pesanti».


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Vi sono fattori che predispongono alla forfora?
«Sì, vi possono essere fattori predisponenti, come lo stress emotivo, l’inquinamento, poiché lo smog può irritare il cuoio capelluto, e i disturbi gastrointestinali, come la stitichezza o la cattiva digestione. Ma predispongono al disturbo anche alcune malattie cosiddette metaboliche, come il diabete e l’ipercolesterolemia».

«Facendo lo shampoo raccomando di strofinare il cuoio capelluto con movimenti dolci»

Chi ne soffre maggiormente, gli uomini oppure le donne?
«Si crede che la forfora sia un problema esclusivamente maschile, invece anche il 40 per cento delle donne lamenta questo disturbo».

Forfora: i rimedi. Dallo shampoo all’alimentazione

Come consiglia di eliminare la forfora?
«Quando è lieve, suggerisco di usare con regolarità uno shampoo medicato antiforfora, una o due volte alla settimana, per tre mesi. Si tratta di un prodotto che contiene alcuni principi attivi, come il solfuro di selenio, in grado di ridurre la desquamazione. Invece, quando la forfora è più forte ed è accompagnata da prurito, consiglio di applicare anche una specifica lozione alcol-salicilica, che aiuta l’eliminazione delle cellule cornee morte e il loro rinnovamento. Questa lozione va applicata una o due volte al giorno, per circa tre settimane».

La forfora è il sintomo di una scarsa igiene personale?
«No, è una credenza da sfatare. Infatti può soffrirne anche chi si lava i capelli tutti i giorni, se usa i prodotti sbagliati oppure se è più sensibile ai fattori scatenanti».

Quale shampoo consiglia di utilizzare per non soffrire di questo disturbo?
«Suggerisco di preferire sempre prodotti non aggressivi, come gli shampoo e le lozioni a base di alukina, una miscela di sostanze naturali che svolgono un’azione antinfiammatoria, antisettica, lenitiva e stimolante per il ricambio cellulare. In particolare l’alukina contiene allume di rocca, che funziona da antisettico naturale, acido glicirretico, che riduce l’ irritazione intervenendo sui capillari del cuoio capelluto, e vitamina A, che agisce sul ricambio cellulare. Ma raccomando di osservare anche alcune precauzioni durante il lavaggio dei capelli. Per esempio, il cuoio capelluto non va strofinato con forza eccessiva. Infatti la testa va lavata con movimenti delicati, usando i polpastrelli delle dita e non le unghie».

«Per prevenire la forfora consiglio di scegliere cibi ricchi di acidi grassi polinsaturi come il pesce, le noci e le nocciole, che aiutano a contrastare la carenza di ceramidi, sostanze che proteggono la pelle e l’aiutano a rinnovarsi»

Quali altri accorgimenti consiglia di adottare per prevenire la formazione della forfora?
«Suggerisco, per asciugare la chioma, di evitare di usare il phon molto caldo e troppo vicino alla testa, perché, oltre a sfibrare i capelli, tende a seccare il cuoio capelluto e a stimolare la produzione di sebo. Consiglio anche di limitare le tinte e le decolorazioni, perché irritano il cuoio capelluto, e di scegliere sempre prodotti di qualità. È un errore anche indossare foulard o cappelli nel tentativo di non mostrare la forfora o di evitare che cada sui vestiti, perché questo impedisce la corretta traspirazione del cuoio capelluto e peggiora il problema».

Se tutto questo non bastasse a debellare la forfora, che cosa prescrive?
«Prescrivo integratori a base di biotina e antiossidanti; ma molto dipende dalla causa che genera questo disturbo. Per esempio, quando la forfora è la conseguenza di disturbi intestinali, suggerisco al paziente di assumere tutte le mattine per un mese i fermenti lattici. Invece, se la forfora dipende dallo stress, consiglio un integratore a base di miglio, un cereale che contiene ferro, fosforo, magnesio, vitamina A e vitamine del gruppo B, che combattono lo stress e svolgono un’azione stimolante sui capelli».

A lungo andare la forfora può provocare la caduta dei capelli?
«Non vi è alcun collegamento tra la comparsa della forfora e la caduta dei capelli. A volte, però, i due disturbi si possono presentare contemporaneamente. In questo caso si tratta di solito di forfora cosiddetta grassa, collegata a una eccessiva stimolazione sebacea e ai capelli grassi».


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Ci sono cibi che possono migliorare i sintomi o aiutare a prevenire la forfora?
«Raccomando sempre di seguire un’alimentazione varia e sana. In particolare, per la salute dei capelli, è importante scegliere cibi ricchi di acidi grassi polinsaturi, come per esempio il pesce, le noci e le nocciole, che aiutano a contrastare la carenza di ceramidi, sostanze che proteggono la pelle e l’aiutano a rinnovarsi. Inoltre consiglio gli alimenti che sono ricchi di silicio e di selenio, come i cereali integrali e il bambù alimentare, perché favoriscono la produzione di una sostanza chiamata cheratina, che garantisce robustezza ed elasticità ai capelli».

Esistono rimedi naturali che può consigliare a chi ha problemi di forfora?
«Per alleviare l’irritazione che la provoca e per rallentare il ricambio cellulare che favorisce la formazione delle scaglie, può essere utile massaggiare il cuoio capelluto con una lozione a base di timo oppure di alukina, sia la mattina sia la sera, per un mese circa. Invece, per purificare e per disinfettare il cuoio capelluto, consiglio di preparare in casa una lozione a base di rosmarino e di aceto».

Come consiglia di preparare questa lozione?
«Basta mettere in un litro di acqua fredda un pugno di aghetti di rosmarino per dieci minuti. Al termine si filtra la lozione e si aggiungono tre cucchiai di aceto. Con la lozione ottenuta si sciacqua la testa dopo avere fatto lo shampoo».

di Roberta Pasero

Forfora? Scegliere shampoo delicati

Da qualche tempo ho problemi di forfora. Ho provato vari shampoo specifici per lavare i capelli; invece di migliorare, però, la forfora è aumentata. Perché secondo lei?

Probabilmente fino a questo momento ha usato shampoo troppo sgrassanti e aggressivi, che le hanno procurato il cosiddetto effetto “rebound”, cioè un ritorno della forfora ancora più evidente. Infatti, quando le ghiandole sebacee del cuoio capelluto sono aggredite con lavaggi e con prodotti troppo sgrassanti, tendono a rispondere producendo più sebo, con la conseguente comparsa di maggiori quantità delle scaglie tipiche della forfora. Perciò, per affrontare il disturbo, le consiglio di usare shampoo delicati e poco schiumogeni. Fra i prodotti che si sono dimostrati più efficaci ci sono, per esempio, quelli a base di alukina, un principio attivo completamente naturale, frutto della ricerca italiana.

FONTE: Di Più, I Segreti di una pelle da Star – 30 Aprile 2018

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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