Il modo in cui il tempo lascia tracce sulla nostra pelle è questione di Dna. Lo confermano vari studi tra cui quello dell’Albert Einstein College of Medicine di New York che ha identificato i geni associati a una pelle che si mantiene bella sempre. Ma il Dna conta solo per il 30 per cento, mentre per il 70 per cento l’aspetto della pelle dipende dalla nostra capacità di coccolare il patrimonio genetico che abbiamo ereditato perché scorrette abitudini di vita e di skincare possono comprometterlo. A infastidire, oltre alle rughe, sono le macchie cutanee.
«Interessano il 90 per cento delle donne dai 50 anni in su – racconta Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis – ma le concentrazioni scure di melanina si possono attenuare scegliendo i cosmetici più efficaci. Si ottengono buoni risultati con prodotti a base di niacinamide, fospidina, fosfolipidi e glucosarnina che accelerano il ricambio delle cellule e il riequilibrio della produzione di melanina».
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