Follicolite da ceretta: gli accorgimenti per evitarla

Se da un punto di vista estetico la depilazione è un “must“, per la pelle può però rivelarsi un fattore di rischio. Quando viene eseguita con procedimenti sbagliati può infatti dar luogo a fastidiose irritazioni, come la follicolite da ceretta, che oltre a essere sgradevole alla vista può pregiudicare l’esposizione al sole durante il trattamento per curarla.

Attraverso dei semplici accorgimenti suggeriti dal Prof. Antonino Di Pietro, specialista dermatologo a Milano, si può tuttavia evitarla.

Follicolite da ceretta: come contrastarla

La prima strategia utile per prevenire la comparsa della follicolite da ceretta consiste nel preparare la pelle alla depilazione, passando sulla zona da trattare un guanto in fibra di cellulosa intriso di acqua tiepida. Questa semplice azione permette di ammorbidire i peli. Con il passaggio del guanto si eliminano, inoltre, le cellule morte che ricoprono la superficie delle gambe. In questo modo, la depilazione risulta più semplice da eseguire e diviene più facile evitare la formazione di peli sottopelle, tra le principali cause di sviluppo di infezioni.

Poco prima di depilarsi, è poi utile mettere un leggero velo di talco sulle zone su cui sarà applicata la striscia. La ceretta agirà, così, sui peli e molto meno sulla pelle, diminuendo il dolore.

Dopo la depilazione

A ceretta effettuata, è consigliabile usare creme con sostanze in grado di impedire ai peli di restare all’interno della pelle. Si possono, ad esempio, applicare creme con acido salicilico a percentuali molto basse, comprese tra il 2 e il 3%, o prodotti contenenti Alukina, un complesso naturale noto per il suo effetto anti-infiammatorio e lenitivo.

È inoltre importante non indossare pantaloni troppo aderenti, perché lo sfregamento del tessuto contro la pelle potrebbe favorire lo sviluppo dell’irritazione.

In presenza di follicolite

Se, nonostante tutti gli accorgimenti, la follicolite si manifestasse lo stesso, il dermatologo può prescrivere detergenti a base di clorexidina, una sostanza disinfettante, da applicare sulle aree colpite dal disturbo.

Nelle situazioni più complesse, si può invece intervenire con pomate antibiotiche a base di acido fusidico, da usare almeno tre volte al giorno. In questo caso è fondamentale non esporre la parte trattata al sole, per evitare fenomeni di fotosensibilizzazione, che potrebbero dare origine a macchie cutanee.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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