Cisti alle mani: rimedi naturali

Le cisti da sforzo sono formazioni che possono aumentare di dimensioni o diminuire fino quasi a scomparire. Infatti, se l’articolazione non viene più sottoposta a sforzo, la quantità di liquido all’interno della cisti diminuisce, causando la sua diminuzione di volume. Tuttavia, questa diminuzione è transitoria: basta fare un nuovo sforzo, perché la cisti ricompaia o si ingrossi. A volte, il rigonfiamento può essere confuso con un callo. Per distinguere le due manifestazioni, è bene sapere che il callo altera il disegno degli strati più superficiali della pelle, mentre tale fenomeno non è presente in caso di cisti, e sotto la pelle si può sentire una formazione simile a un grano di riso. Vediamo di più in questo articolo.

Come riconoscere i diversi tipi di cisti?

Le cisti possono essere articolari o tendinee:

  • Le cisti articolari sono le più comuni e compaiono dopo uno sforzo improvviso oppure a causa di posizioni anomale del polso durante il lavoro o la pratica di alcuni sport, come quelli che impegnano le braccia (tennis e, in misura minore, pallavolo e pallacanestro) o prende posizioni insolite con la mano e con il polso. Inoltre, c’è chi ha l’abitudine di tenere il mento appoggiato nel palmo della mano, costringendo il polso a stare piegato in modo non naturale. Infine, esiste la cosiddetta “malattia da mouse”, che colpisce le persone che devono tenere per molto tempo il polso piegato per lavorare al computer.
  • Le cisti tendinee delle dita interessano soprattutto chi pratica sport con assiduità, come il canottaggio, perché il movimento continuo e ritmato del remare può causare ripetuti traumi sui tendini. Altra causa sono le tenosinoviti, l’infiammazione della guaina che riveste i tendini delle dita. Il disturbo causa la formazione di liquido nella guaina tendinea: il rigonfiamento che ne deriva è ben visibile all’esterno e l’alterazione che compare spesso è di forma irregolare e molliccia.

I rimedi per le cisti alle dita delle mani

Le cisti si curano con infiltrazioni di farmaci o con un intervento chirurgico. Le infiltrazioni sono a base di cortisone, ma spesso questa metodica non risolve il problema in modo definitivo, perché il farmaco riduce l’infiammazione. In alternativa, si può aspirare il contenuto della cisti, perché il liquido al suo interno è gelatinoso. Quando la cisti è dolorosa e fastidiosa, è meglio asportarla. Dopo aver tolto la cisti, il medico brucia il peduncolo dell’articolazione con il laser o con l’elettrobisturi. Se il peduncolo non viene bruciato, è più facile che la cisti ricompaia. Dopo l’intervento, il polso viene immobilizzato.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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