Chi ha più di cinquant’anni è probabile abbia avuto i nonni che sono stati al fronte durante la Prima guerra mondiale. Ed è possibile che fossero calvi o con pochi capelli. A noi bambini veniva allora spiegato che la ricorrenza di teste lucide fra gli avoli era dovuta agli elmi da soldato che avevano dovuto portare per anni e che avevano soffocato i loro capelli. Era la versione familiare “primi anni Sessanta” di una convinzione piuttosto diffusa, che considera i copricapo nemici giurati di una chioma sana e rigogliosa o, addirittura causa diretta della calvizie. Verità o mito da sfatare? Vediamo insieme se esiste davvero una correlazione fra uso del casco e calvizie o se, in generale, il casco danneggi in qualche modo i capelli.
Ogni volta che sul cuoio capelluto si esercita un trauma può verificarsi un indebolimento del bulbo pilifero e quindi una possibile caduta di capelli. Tale fenomeno si osserva comunemente sulle gambe degli uomini sopra le caviglie, ove, per il continuo sfregamento dei calzini si creano caratteristiche zone glabre. Se i capelli sono già deboli può succedere che uno sfregamento continuato possa rappresentare un possibile trauma aggiuntivo e peggiorativo. Tuttavia non bisogna allarmarsi, perché in genere il casco è sempre ben aderente sul capo con la sua imbottitura e quindi lo sfregamento è minimo.
Se vogliamo evitare anche il più piccolo rischio può essere utile indossare un sottocasco calzamaglia in cotone o seta che impedirà il contatto diretto della calotta del casco sulla capigliatura evitando così il continuo sfregamento diretto sui capelli e il ripetuto micro strappo a ogni movimento del casco. In questo modo si potranno anche evitare anche le eventuali allergie causate dal contatto dell’imbottitura e rivestimento interno in fibre sintetiche con la cute del cuoio capelluto. Tali dermatiti sono le responsabili di fastidiosi pruriti ed eccessi di forfora in molti motociclisti.
Non dimentichiamo che i cappelli possono essere una protezione da “insulti” degli agenti atmosferici, dallo smog e dagli sbalzi di temperatura. Se per esempio si vive in una città con aria molto inquinata anche i capelli, come il resto dell’organismo, soffrono di più. In questi casi un copricapo della giusta circonferenza e del giusto peso possono essere uno “scudo” in più.
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