Non bastano i danni ai polmoni, l’isolamento sociale e l’indebolimento fisico generale, il covid-19 può attaccare anche il benessere di annessi cutanei come i capelli. Insieme a Maria Elena Perrero della Gazzetta dello Sport condividiamo come e perché il coronavirus può favorire la perdita dei capelli.
Una recente ricerca condotta dalla Sociatà Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse ha evidenziato come un paziente su tre colpito da covid-19 manifesti una consistente perdita di capelli. Questo inestetismo non compare subito, ma si evolve con la malattia e si evidenza in maniera diversa da soggetto a soggetto. Può esserci perciò un percentuale di individui più predisposta rispetto ad altri.
L’infezione da coronavirus può rallentare e indebolire l’attività dei capillari. Il Coronavirus colpisce i vasi sanguigni, causando trombi e distruggendo la parete dei capillari. Quando si genera un trombo o un coagulo si interrompe lo scorrimento del sangue e di conseguenza si mettono le basi per la comparsa di una necrosi. Questi danni alla circolazione possono colpire organi principali come polmoni, reni e cuore ma possono intaccare anche le zone periferiche come mani, piedi ed infine i capelli. La perdita di capelli da coronavirus dipende quindi da una circolazione affaticata che non riesce e a portare i nutrienti necessari al benessere del cuoio capelluto. In questo modo il fusto capillare si indebolisce, si assottiglia, diventa fragile e incline alla caduta. Questo fenomeno è probabilmente la causa principale della perdita di capelli da coronavirus.
Fortunatamente la perdita di capelli da coronavirus non è permanente, i danni sono infatti rimediabili e irreversibili. Ovviamente ci vuole del tempo e ogni individuo potrà reagire in maniera differente. C’è chi non appena guarito dall’infezione comincia già a riscontrare un miglioramento generale per tutta la chioma, mentre per altri potrebbero volerci mesi prima di ritrovare equilibro a livello dell’intero cuoio capelluto.
L’ideale è affidarsi a integratori alimentari per il benessere dei capelli con zinco, biotina, silicio, selenio e vitamina H. Ottime anche le lozioni per capelli con Glixina, un complesso attivato da glicogeno, fucoxantine e pool di aminoacidi, attivi che oltre a promuovere il benessere dei capelli aiutano anche il microcircolo. Se invece la perdita di cappelli è più consistente e visibile è consigliato rivolgersi all’esperto per indagare in maniera più approfondita. Una visita propedeutica e poco invasiva che può essere utile per indagare eventuali cadute di capelli anomale avviene attraverso il tricofotogramma, uno strumento disponibile nei migliori Istituti Dermatologici.
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