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CUREREMO L’ACNE CON UN RAGGIO LASER

Basta con l’acne giovanile: adesso gli adolescenti tormentati da brufoli e inestetismi potranno finalmente riavere una pelle liscia e sana grazie al laser, oppure ad altre rivoluzionarie terapie, assolutamente indolori, che prevedono l’uso di onde radio e di speciali lampade. Ci sono buone notizie anche per chi è alla ricerca di cosmetici e di farmaci per la pelle più efficaci che mai: arrivano infatti le miracolose “microsfere”, particelle infinitesimali di principio attivo che penetrano molto più in profondità rispetto ai preparati tradizionali. E poi c’è un nuovo, straordinario metodo per scoprire e prevenire con largo anticipo i problemi dermatologici cui potremmo andare incontro nel corso della vita. Di queste e di altre eccezionali novità si parla in questa settimana, a Milano, al Secondo Congresso Internazionale dell’Isplad, la società di dermatologia plastica e oncologica da me presieduta, nel corso del quale duecento tra i più importanti specialisti in dermatologia del mondo presentano i risultati delle loro ricerche.
Sono le parole del professor Antonino Di Pietro, dermatologo di fama internazionale e presidente dell’Isplad, nonché del comitato organizzatore del grande Congresso di Milano. Da lui ci siamo fatti raccontare in anteprima quali sono le novità principali tra quelle presentate questa settimana.

Professore, lei ha accennato che al Congresso sono presentate, tra l’altro, nuove soluzioni per sconfiggere l’acne, un problema comune a molti adolescenti. Di che cosa si tratta?
Le grandi novità per vincere l’acne sono tre, tutte all’avanguardia tecnologica e già a disposizione dei ragazzi che soffrono di questo fastidioso disturbo. La prima novità consiste nell’uso del laser per
sterilizzare e curare la pelle infetta e aggredita dai brufoli, assicurando nel contempo anche una cicatrizzazione delle lesioni che non lasci segni antiestetici sul viso. Di questo, al Congresso di Milano, parla il dottor Ivano Luppino, responsabile del dipartimento laser dell’Isplad.
E qual è, invece, la seconda novità per la cura dell’acne?
E’ illustrata al Congresso Internazionale dell’Isplad da un esperto spagnolo, il professor Miguel Sánchez Viera dell’Università Gregorio Marañón di Madrid. Prevede il trattamento dell’acne attraverso la radiofrequenza, una metodica grazie alla quale si può eliminare il disturbo stimolando la ricostruzione di pelle sana sottostante le lesioni, che sono così curate in profondità.
Qual è la terza novità sull’acne presentata al Congresso di Milano?
È quella proposta dal professor Pietro Cappugi, della clinica dermatologica collegata all’Università di Firenze. Si tratta della cosiddetta “terapia fotodinamica”. Essa consiste nell’applicare sulla pelle alcune sostanze che, illuminate da speciali lampade, si attivano e agiscono solo sui tessuti infetti, evitando invece di aggredire quelli sani.
Dopo avere anticipato le novità sull’acne presentate al Congresso Internazionale dell’Isplad, passiamo ai cosmetici e ai farmaci per la pelle che agiscono con le microsfere. Di che cosa si tratta?
Questi prodotti si basano sull’applicazione in dermatologia delle cosiddette nanotecnologie, cioè dei sofisticatissimi procedimenti che permettono di inserire i principi attivi in particelle piccolissime. Nel nostro caso, in particolare, si è trattato di introdurre i principi attivi di farmaci o di prodotti cosmetici all’interno di microstrutture che hanno un diametro di miliardesimi di millimetro. Questo determina uno straordinario vantaggio: colui che userà un farmaco per la pelle o un prodotto cosmetico realizzato con queste tecnologie otterrà un beneficio maggiore rispetto ai prodotti oggi in uso perché, grazie a queste strutture microscopiche, si ha una maggiore penetrazione nella pelle delle sostanze in esse contenute, migliorando quindi l’efficacia in maniera decisiva. Di questo argomento parla al congresso di Milano la massima esperta statunitense del settore: la professoressa Zoe Draelos del dipartimento di dermatologia presso l’Università Wake Forest del North Carolina.
Di quali altre novità si parla al Congresso Internazionale dell’Isplad?
Un altro argomento di sicuro interesse per il grande pubblico è quello affrontato da Bruno Mandalari, collega dermatologo di Milano. Ebbene, Mandalari presenta una tecnica di recente importazione dagli Stati Uniti attraverso la quale è possibile stabilire quali problemi  dermatologici la nostra pelle è destinata a incontrare nel corso del tempo. Questo è possibile grazie a un test che si effettua semplicemente asportando dall’incavo della guancia un frammento della mucosa della bocca con una piccola spatola. Quindi, studiando in laboratorio il patrimonio ereditario contenuto nelle poche cellule asportate, si può determinare quale trattamento dermatologico si deve effettuare per ritardare nella maniera più efficace l’invecchiamento della pelle, con trattamenti personalizzati. Il test, oggi molto diffuso negli Stati Uniti, è finalmente disponibile anche in Italia e segna una grande svolta nel campo della prevenzione dell’invecchiamento, poiché finora ci limitavamo a contrastarne gli effetti.
Questo tema, la prevenzione dell’invecchiamento della pelle, è poi legato anche a una corretta alimentazione.
Al Congresso Internazionale dell’Isplad sono presentate novità anche nel settore dell’alimentazione che può ritardare l’invecchiamento della pelle?
Certamente. Al Congresso è previsto uno spazio molto importante per questo argomento. Infatti gli studi indicano chiaramente che, grazie a un corretto regime alimentare, si può mantenere una pelle giovane e sana molto più a lungo di quanto accada mangiando disordinatamente. In particolare, al congresso, l’intervento del professor Michele Carruba, nutrizionista, è dedicato all’importanza di un corretto apporto di vitamine, Sali minerali e altre sostanze per mantenere la pelle in salute. Il professor Giovanni Leone, del polo dermatologico di Roma, ha invece studiato il ruolo protettivo dei fermenti lattici, contenuti per esempio nello yogurt, per prevenire le scottature solari e questo è proprio il tema della sua relazione al Congresso. Infine, quando l’alimentazione non è sufficiente a
offrire alla pelle tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno per restare in salute, diventa importante ricorrere agli integratori multivitaminici: di questo parla al Congresso il professor Siro Passi, dell’Istituto dermatologico dell’Immacolata a Roma. È infatti dimostrato che gli integratori multivitaminici aiutano il corpo a liberarsi delle sostanze ossidanti che invecchiano precocemente la pelle.

NUOVI RIMEDI ANCHE PER CAPILLARI  E VITILIGINE
Sono centonovantacinque i relatori che intervengono al Secondo Congresso Internazionale di Dermatologia Plastica a Milano. Tra questi alcuni dei maggiori luminari eccellenti della

dermatologia internazionale. Il celebre dermatologo spagnolo dottor Iñigo de Felipe, direttore della clinica Hedonai di Madrid, tratta l’argomento dell’uso dei laser chiamati “frazionali” per il ringiovanimento della pelle. Luis Tovo, brasiliano, lavora presso l’Università Cattolica di San Paolo e presenta una relazione sul trattamento laser per la  rimozione delle teleangectasie, cioè i capillari a nido di ragno che si formano sulle gambe. Infine, il professor Raffaele Mercuri dell’Ospedale San
Raffaele di Milano presenta i primi risultati sperimentali di una possibile terapia basata sulle cellule staminali della vitiligine, una malattia caratterizzata dalla comparsa sulla pelle di chiazze in cui manca la normale colorazione dovuta alla melanina. Le prove sperimentali hanno dato risultati davvero incoraggianti e quindi ci si augura che, nel giro di pochi anni, si possa mettere a disposizione una terapia finalmente efficace contro questo disturbo che affligge almeno un milione di pazienti solo in Italia.

Di Giulio Divo

redazione

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