I SEGRETI DI UNA PELLE DA STAR

La mia estetista mi ha parlato di un tipo di trucco che si chiama “camouflage”, ideale per nascondere le occhiaie.

Io purtroppo le ho, e sono ben evidenti, così vorrei sapere di che cosa si tratta e se, applicandolo, la pelle corre qualche rischio. Mi può aiutare?

Il “camouflage” è un tipo di trucco che, a differenza di quello usato normalmente, dura molto più a lungo. Utilizza infatti sostanze che hanno la proprietà di colorare la cute in profondità, perchè penetrano negli strati più superficiali dell’epidermide, dove rimangono per almeno qualche giorno, resistendo anche all’acqua. I prodotti per il “camouflage” si possono trovare in farmacia e nelle profumerie più qualificate. Non occorrono tecniche speciali o essere particolarmente abili nell’applicazione. L’unico accorgimento da prendere è quello di scegliere la sfumatura che si avvicina di più al colore naturale della propria pelle. Tali prodotti vengono utilizzati per correggere gli inestetismi cutanei in genere (come, per esempio, la vitiligine, una malattia che fa venire macchie bianche, prive di pigmento, sulla pelle).

Mi chiamo Elisa e il mio problema è la pelle secca del viso. Che cosa posso fare per migliorarla?

Da recenti ricerche, si è scoperto che alimenti ed oli ricchi di GLA (acido gammalinoleico) possono essere in grado di riequilibrare il contenuto idrico della pelle. Ciò può essere di grande aiuto soprattutto per chi, come lei, presenta un’epidermide secca. Grosse quantità di GLA si trovano nell’olio di semi di borragine, di ribes nero e di sesamo. Tale olio può essere assunto per bocca, ma da poco tempo sono state messe in commercio nuove creme contenenti GLA.

Sono abbastanza preoccupato perché all’improvviso mi è comparsa sul cuoio capelluto una chiazza priva di capelli. Da che cosa è dovuta e come posso rimediare?

Quasi sempre si tratta di “alopecia areata”. La causa più frequente di questa forma cutanea è lo stress, ma non bisogna trascurare altre possibili cause come, ad esempio, disturbi tiroidei o, semplicemente, dei traumi sul capo. È sempre opportuno comunque fare esaminare da uno specialista la chiazza alopecica anche per escludere una possibile causa infettiva come può essere una tigna (trasmessa da un cane o da un gatto).

L’alopecia areata non è contagiosa e nella maggior parte dei casi tende spontaneamente a regredire nell’arco di pochi mesi. Nei casi più ostinati, il dermatologo potrà intervenire dapprima consigliando delle lozioni adatte ed eventualmente, poi, con un ciclo di microterapia.

redazione

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