Ogni giorno la nostra pelle è aggredita all’interno e all’esterno. Da stress, fumo, e agenti atmosferici. Attacchi nocivi alla pelle che vanno debellati sul nascere, senza aspettare a lungo. Pena colorito spento, grigiore diffuso, disidratazione, segni e rughe precoci. Ma come preparare un’azione difensiva su tutti i fronti? Basta conoscere e saper riconoscere ogni singolo aspetto del problema. Poi, combatterlo con buone regole di vita e cosmetici mirati.
Un toccasana per l’umore, il peggior nemico per la pelle. Così la luce: un mix di ultravioletti, capaci di attraversare le nuvole più nere, bersagliano la pelle annientandone le difese naturali, si insinuano tra i tessuti cutanei attaccando le cellule: così ne rallentano il ricambio ed impediscono la corretta formazione di collagene ed elastina. Risultato? Invecchiamento precoce, con tanto di segni, rughe e mancanza di luminosità.
Fa parte di quella branca di radicali rintracciabili alla voce “aria viziata”. Perché il riscaldamento da termosifoni fa male alla pelle? “Il motivo è che il calore artificiale asciuga l’aria già circoscritta dei luoghi chiusi, dice il dermatologo e medico termale Ivano Luppino. “Un fenomeno che favorisce la disidratazione cutanea del viso, sempre allo scoperto, inizia a seccarsi, tira, si arrossa e diventa ipersensibile. La situazione peggiora quando si sta a lungo nei luoghi chiusi, come in ufficio. In questi casi l’unica è garantire all’epidermide idratazione continua.
Fisico o psichico, non importa. Fatto sta che lo stress fa invecchiare la pelle prima del tempo. La tensione nervosa, l’eccessiva stanchezza disturbano il sonno notturno; secondo i principi della cronobiologia (scienza che studia il ciclo vitale degli organi nell’arco delle 24 ore) il periodo in cui i tessuti cutanei hanno la maggior produzione di elastina e collagene è dalle 23 alle 4 del mattino Non solo: il sonno stimola l’ormone della crescita, che ottimizza 1’attività cellulare. Ecco perché il riposo notturno è vitale per la pelle.
Se aspirate o subite passivamente, le sigarette abbassano
le difese immunitarie. E, di conseguenza, rendono l’organismo più vulnerabile alle aggressioni dei radicali liberi. Nicotina e condensati rallentano il turnover cellulare e la naturale formazione di collagene ed elastina. Ecco perché la pelle di chi fuma si segna e invecchia precocemente. Non solo: fumando ogni giorno più di sei sigarette, gli agenti nocivi raggiungono anche il sangue, che si coagula e scorre più lentamente. Disturbo che, sul viso, si traduce in colorito spento e lineamenti tirati.
Un bicchiere di vino può essere utile per stimolare la microcircolazione; l’alcol infatti provoca la vaso dilatazione. Se però si bevono spesso alcolici e super alcolici la continua dilatazione e costrizione dei capillari sfianca le pareti. È come se gonfiassimo e sgonfiassimo un palloncino in continuazione: alla fine perde elasticità. Rossori diffusi e la couperose sono il prezzo da pagare. Per placare gli arrossamenti, non appena compaiono applicate una crema a base di avena o camomilla (sono sostanze lenitive), arricchita con estratti di frutti di bosco: mirtilli, more e lamponi hanno la capacità di rinforzare le pareti dei capillari.
Anche se volete perdere peso, controllate che nella vostra dieta non manchino mai le proteine e i minerali. Senza le prime la pelle perde tonicità e, privata delle seconde, si disidrata e si screpola. Guardatevi allo specchio: se dopo aver pizzicato le guance sentite la pelle impoverita al tatto, significa che all’organismo mancano sostanze preziose. Parlatene con il dietologo e intanto usate un cosmetico ad azione intensiva che garantisca il rifornimento di proteine, vitamine e minerali.
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