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I dubbi della pelle

C’è chi si affida all’istinto e chi, in genere, segue i consigli delle amiche. Invece, quando si hanno incertezze su come comportarsi con la propria pelle è giusto consultare uno specialista che sia in grado di suggerire trattamenti mirati e rimedi efficaci per ogni tipologia d’epidermide. Noi lo abbiamo fatto. Qui di seguito, troverete un piccolo inventario dei quesiti più diffusi e delle risposte degli esperti, fra i quali il dermatologo Antonino Di Pietro.

Esistono cibi amici dell’epidermite?
“Generalmente si. In caso di cute disidratata o secca, diventa invece molto importante integrare la dieta con frutta e verdura colorate, ricche di vitamine e minerali”, consiglia il nutizionista.

La crema da notte deve essere ipernutriente?
“No anzi, durante la notte la pelle deve poter riposare, mentre di giorno ha bisogno di aiuto per ripararsi immediatamente dalle aggressioni”, dice il dermatolgo. “Appesantirla con un prodotto troppo ‘attivo’ è come andare a dormire subito dopo una cena abbondante. L’ideale sarebbe applicare un trattamento antietà qualche ora prima di coricarsi oppure una crema light, molto idratante”

Lavarsi troppo fa male?
“Tutti gli eccessi nuocciono al benessere della pelle. Se da un lato è necessario liberarla ogni giorno da cellule morte, polvere e secrezioni onde evitare l’insorgere di infezioni, è bene non esagerare con la detersione altrimenti si rischia di alterare il film idrolipidico, naturale barriera contro germi e patologie varie”, dice il dermatologo. “Si dunque all’igiene, ma adottando detergenti poco aggressivi e poco schiumogeni, poveri cioè di tensioattivi, come quelli a base oleosa (anche per i capelli) che rimuovono le impurità per affinità e non per contrasto”.

Che differenza c’è tra efelidi e lentiggini?
“Le prime sono frequenti nelle persone con capelli rossi o biondi e compaiono solo nelle zone esposte alla luce, in particolare viso e décolleté, per effetto del processo ossidativo provocato dai raggi UVA”, spiega il dermatolgo. “Si attenuano in inverno e possono sparire con l’aiuto di creme antimacchie schiarenti e peeling leggeri. Le lentiggini invece sono accumuli superficiali di melanina, spesso presenti fin dall’infanzia su tutto il corpo. Si eliminano solo con trattamenti dermatologici come il laser o la diatermocoagulazione”.

Che cosa significa ipoallergenico?
“Questo termine che spesso compare sulla confezione di creme e cosmetici, indica che il prodotto contiene sostanze testate per limitare al massimo intolleranze e allergie”, dice l’allergolo

I massaggi sono utili per la cellulite?
“Sì, se si tratta di cellulite edematosa, cioè con ristagno di liquidi, tessuti gonfi e dolenti. In questo caso è indicato il massaggio linfodrenante”, consiglia l’espero di medicina estetica

I peeling rendono la pelle più fragile?
“Solo un trattamento troppo aggressivo, eseguito con un’alta concentrazione di sostanze chimiche ‘acide’ può rendere la pelle ipersensibile e farla apparire troppo liscia, appiattendo il suo naturale microrilievo. Si tratta di soluzioni estreme a cui si ricorre in caso di cicatrici”, afferma il dermatologo. “oggi si tende a ricorrere ai cosidetti ‘soft-peeling’ con alfa idrossiacidi che affinano e levigano la superficie cutanea e al tempo stesso danno un nuovo sprint al ricambio cellulare, rallentato dall’età. E’ comunque opportuno non abusare di peeling e scrub chimici o meccanici, soprattutto se la pelle è sottile e delicata. Anzi, è bene riservarle un surplus di idratazione dopo ogni trattamento anche leggermente esfoliante”

Come trattare un foruncolo?
“Si può intervenire solo se il brufolo presenta già la caratteristica vescicola gialla. In questo caso è meglio liberare la pelle dal pus per evitare infezioni e accellerare la cicatrizzazione”, dice il dermatologo. “Meglio usare un ago sterile da siringa. Praticare una minima incisione a croce sulla punta del foruncolo. In questo modo basterà la leggera pressione di due dita, protette da una graza, per eliminare il pus. Quindi applicare una pomata antibiotica o uno specifico stick disinfettante”.

L’autoabbronzante può essere nocivo?
“Il principio attivo colorante agisce ossidando gli strati superficiali della pelle e non penetra in profondità”, dice il cosmetologo. “Non si rischia nulla, a patto di non essere allergici a un componente della crema”

redazione

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