Prof. Dr. Antonino Di Pietro

Un nevo, soprattutto se è piatto, non dovrebbe mai essere asportato con il laser. Perchè se la cute viene bruciata, non si può eseguire l’esame istologico necessario per sapere se si tratta di un nevo “tranquillo” o a rischio. Inoltre non si può avere la sicurezza di aver asportato il nevo completamente. Senza problemi è invece l’uso del laser per l’asportazione dei fibromi cutanei, cioè quelle escrescenze mollicce, talvolta ricoperte di peli, che possono crescere sul viso e sul corpo. Questi fibromi possono essere facilmente asportati con il laser, senza rischi e senza dover ricorrere a punti di sutura. La possibilità che rimangano cicatrici dipende sia dall’abilità e dall’esperienza dell’operatore sia, soprattutto, dalla predisposizione personale a cicatrizzare più o meno bene. Infatti alcuni soggetti tendono a riparare le ferite con cicatrici esuberanti e antiestetiche, che prendono il nome di cheloidi. Per eliminare questo problema si stanno sperimentando nuove tecniche che prevedono l’uso di cellule cutanee coltivate in laboratorio e applicate direttamente sulle ferite chirurgiche. I primi risultati sono incoraggianti.