Vi sentite stanche e stressate dopo una giornata pesante? Vi guardate allo specchio e l’immagine riflessa non è fresca e in forma come vorreste? Non preoccupatevi, per rimettere le cose a posto avete un’arma segreta a disposizione: le vostre mani. Perché il massaggio, se è fatto nel modo giusto, vi restituisce un benessere praticamente immediato. Infatti, rilassa i muscoli, migliora la circolazione, distende i nervi. Temete di non essere capaci? Vi aiutiamo noi spiegandovi come praticare il massaggio Kembiki, una delle novità più interessanti del momento.

Che cos’è e a cosa serve il massaggio Kembiki?

Se desiderate maggiore scioltezza nei movimenti e volete un passo più agile ed elegante, dedicate qualche attenzione in più alla vostra schiena provando un nuovo massaggio: il massaggio Kembiki. Questa speciale tecnica è nata in Giappone più di mille anni fa e si basa essenzialmente sulla sensibilità tattile del massaggiatore. Coinvolge tutto il corpo e si fa con manipolazioni lente eseguite a mano piatta, con il palmo in completo appoggio, oppure con “pizzicotti” della pelle, che viene sollevata delicatamente dal tessuto sottostante. Il movimento delle mani è sempre orientato verso la testa. Serve per sciogliere le tensioni, anche quelle accumulate nel tempo, e per liberare l’energia. La sensazione di benessere dopo la seduta è totale e coinvolge tutto il corpo, perfino quando il massaggio viene praticato solo sulla schiena. II massaggio dura un’ora e si può fare una volta la settimana. Ma perfino un trattamento al mese è sufficiente per stare bene. Al termine, infatti, ci si sente libere e sciolte nei movimenti. E l’effetto dura più giorni.

Come fare il massaggio Kembiki a casa?

Se volete ottenere anche da sole i benefici di un massaggio Kembiki, ecco cosa dovete fare. Mettetevi sotto la doccia e rimanete rilassate per cinque minuti con il getto puntato sulla schiena. Poi curvatevi in avanti e lasciate cadere l’acqua alla base della colonna, sulla zona lombare. Restate due minuti in posizione, quindi spostatevi in modo che il getto sia sulla parte centrale. Alla fine, lasciatelo cadere sul collo. Al calore dell’acqua, aggiunto alle micropressioni esercitate dalle gocce che cadono sulla pelle, serve a decontrarre la muscolatura e a sciogliere la tensione.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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