Quello della couperose è un problema che riguarda i vasi capillari. Normalmente i nostri vasi sanguigni, come dei palloncini, con il passaggio del sangue ripetutamente si gonfiano e si sgonfiano, e tutto ciò avviene senza lasciare alcun segno. Ma con il tempo, le pareti dei capillari possono “sfiancarsi”, perdere elasticità e, quindi, a un ingrossamento può non corrispondere un ritorno alle condizioni iniziali, lasciando il capillare dilatato e, proprio per questo, visibile. Quali sono le cause? E quali sono gli accorgimenti che è possibile seguire? Vediamolo insieme.
Da che cosa è provocata la couperose? Innanzitutto da una predisposizione genetica. In pratica, la perdita di elasticità dei vasi capillari la ereditiamo dai nostri genitori come altri tratti caratteristici. Ma non solo. Esistono fattori ambientali che favoriscono la formazione della couperose. In testa a tutti, il calore, che dilatando i vasi capillari, può indurre uno “sfiancamento” delle pareti. Quindi, se siamo già predisposti geneticamente alla couperose, favoriamo il suo insorgere stando troppo vicino a fonti di calore, per esempio ai caloriferi posti accanto alle scrivanie o alle stufette elettriche. Ma anche prendere il sole è sicuramente dannoso. O meglio, è dannoso rimanere a lungo in un luogo troppo caldo, quindi, anche al riparo sotto l’ombrellone con una temperatura molto elevata. Allo stesso modo sono dannosi i bruschi sbalzi di temperatura, e in particolare il passaggio improvviso dal freddo al caldo. Anche il consumo eccessivo di cibi piccanti e di alcolici può contribuire ad aumentare l’afflusso del sangue, accentuando la dilatazione dei vasi. Infine, le emozioni: un rossore improvviso del viso provocato da timidezza, da vergogna o da rabbia è nient’altro che l’effetto di una dilatazione dei vasi capillari che a lungo andare può a sua volta far perdere elasticità agli stessi vasi.
La couperose si manifesta solo sul viso. Oltre che con capillari dilatati sul viso, si manifesta con un rossore diffuso nelle zone di viso, collo e décolleté. I punti critici sono i lati del naso, il naso stesso e le guance. Identico fenomeno, cioè la dilatazione dei vasi capillari, si può manifestare anche nel resto del corpo ma allora prende il nome di teleangectasia. Le donne, con un rapporto di due a uno rispetto all’uomo, ne sono solo più soggette, seppure anche gli uomini abbiano problemi di couperose. Il motivo è da ricercare, sembra, nell’indebolimento dell’elasticità dei vasi capillari provocato dagli estrogeni, ormoni tipicamente femminili. È inoltre un disturbo che colpisce indistintamente tutti i tipi di pelle – grassa, mista o secca, chiara o scura – anche se risulta più evidente sui fototipi chiari.
Un aiuto da parte della medicina viene dai bioflavonoidi e dagli antocianosidi, sostanze di origine vegetale contenute nei frutti di bosco o in alcune erbe. Un valido sostegno può venire anche dalla vitamina C. Queste sostanze contribuiscono a rendere più elastici i vasi sanguigni. Possono essere assunte per bocca e la loro azione può essere ‘rinforzata’ con applicazioni locali di estratti di ruscus, ippocastano, centella, camomilla e della stessa vitamina C. La fitoterapia dal canto suo consiglia di ricorrere agli effetti benefici di due piante. Si tratta del Chrisanthellum americanum, in grado di rinforzare il tono venoso e diminuire la permeabilità dei capillari, e dello stesso Ippocastano, capace di aumentare la resistenza dei capillari, di ridurre la loro permeabilità e di svolgere un effetto antinfiammatorio e antiedematoso. Sono rimedi utili a livello preventivo o nella fase iniziale, ma quando la couperose è evidente, l’unica soluzione per eliminarla è un intervento di dermatologia plastica.
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