Probabilmente sono la parte del corpo più in vista, ma anche la più “stressata”. Da cosa dipende la fragilità delle unghie? Quali sono le abitudini sbagliate che le indeboliscono? Prova a rispondere alle domande qui sotto e scopri quali sono i comportamenti che puoi evitare per avere unghie più sane e forti.
Può dipendere dal contatto con acqua, detergenti e solventi. Chi resta a lungo e regolarmente con le mani bagnate o usa molti detersivi (per le faccende domestiche, il bucato o in cucina) rischia di più di avere le unghie fragili. L’acqua e i saponi sono spesso poco aggressivi e possono provocare un assottigliamento delle unghie. Lo stesso accade se, per motivi professionali, si viene a contatto quotidianamente con solventi, agenti disidratanti e prodotti chimici. In questi casi, può essere utile proteggere le mani con guanti di plastica e usare quelli di cotone appena è possibile e per tutta la notte, applicando creme idratanti per compensare la secchezza che può derivarne.
Quando si elimina lo smalto semipermanente, a seconda della tipologia di prodotto, si utilizzano solventi più o meno aggressivi e ci si serve di lime per grattare via i residui. Se queste operazioni non vengono effettuate da professionisti seri, oppure se sono ripetute di frequente durante tutto l’anno, possono assottigliare o indebolire la lamina ungueale, rompendo anche i piccoli capillari che stanno alla sua base. In questi casi, è bene lasciare le unghie libere per almeno tre mesi, usare integratori a base di aminoacidi solforati, silicio organico e biotina per rinforzarle e applicare smalti indurenti e fortificanti.
Potrebbe essere la spia di una carenza alimentare. L’organismo distribuisce i nutrienti ricavati dell’alimentazione nei vari distretti, in ordine di importanza. Ciò significa che se c’è qualche carenza, garantisce il buon funzionamento degli organi vitali, “tralasciando” i tessuti meno nobili, in primis unghie e capelli. Ecco perché le unghie sono lo specchio della salute: sono le prime a mostrare i segni di qualche problema. In particolare, una maggiore fragilità rispetto al solito potrebbe indicare la carenza di alcune vitamine come la B12 e la C.
A volte è legato a un problema di ormoni. Alcuni fattori ormonali, legati per esempio alla menopausa, possono determinare una riduzione del contenuto di lipidi della lamina ungueale (la parte superficiale), rendendo le unghie più fragili, secche e suscettibili di rotture. Per rinforzarle esistono diversi rimedi, tra cui l’applicazione di acidi grassi essenziali o l’utilizzo di integratori a base di biotina, vitamina C, piridiossina, ferro, calcio, aminoacidi e sostanze come la L-metionina e il collagene. Ognuna di queste cure deve essere seguita per almeno tre mesi e prescritta da un dermatologo, lo specialista competente per accertare la vera causa della fragilità ungueale.
Se le unghie diventano troppo fragili o hanno un colore alterato, può dipendere da alcune malattie, per esempio la psoriasi, il lichen planus, l’alopecia areata, l’anemia ipocromica e sideropenica, le alterazioni della circolazione del sangue periferica e i problemi delle ghiandole endocrine. Inoltre, può anche essere la conseguenza di disturbi che distruggono la struttura cheratinica dell’unghia, come le onicomicosi. Per questo è sempre importante farsi visitare da un dermatologo, che può indicare, poi, una cura mirata.
Alcuni gesti, ripetuti regolarmente, possono rovinare le unghie. Ecco qualche consiglio:
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