Nonostante la didattica a distanza, asili, scuole materne ed elementari si svolgono ancora in presenza e tra la pareti delle classi si possono nascondere delle piccole insidie conosciute come pidocchi. Possono colpire femmine e maschi, anche in questo periodo in cui le distanze di sicurezza sono aumentate. Vediamo allora come proteggere i più piccoli da questi ospiti indesiderati.
Sappiamo che normalmente il contagio dei pidocchi avviene attraverso la vicinanza, tra il cuoio capelluto e un altro. In particolare questo capita tra i bambini più piccoli al nido o alla materna, che durante il gioco si avvicinano e scoprono l’interazione con il prossimo. È importante chiarire che i pidocchi non saltano da una testa all’altra e non sopravvivono a lungo nell’ambiente, quindi niente paura, non esiste un contagio a lunga distanza. Possono però attaccarsi alle fibre di alcuni tessuti: sciarpe, cappotti, cappelli, maglioni, ma anche peluche e lenzuola, su cui si possono depositare momentaneamente questi insetti e fungere da veicolo di trasmissione.
Stare è lontani dalle altre persone è quindi tra i rimedi naturali più efficaci contro i pidocchi, il distanziamento sociale a cui abbiamo assistito quest’anno, sotto (per questo aspetto specifico) è stato utile perché ha mantenuto il contagio da pidocchi più ristretto. In questo periodo di distanziamento sociale per il Covid-19, si dovrebbero quindi avere meno problemi con questi insetti. Questo è in parte vero, ma se si pensa che spesso è difficile tenere davvero lontani i bambini più piccoli e soprattutto fratelli e sorelle, si può capire che la questione pidocchi non può essere completamente risolta dal distanziamento. Tra gli altri rimedi naturali contro i pidocchi possono esserci anche particolari oli essenziali come quello di lavanda che sembrerebbero allontanare e prevenire il contagio, ciò nonostante non ci sono studi scientifici a supporto.
Se da una parte è facile individuare i rimedi contro i pidocchi, quest’anno proprio per la rarità dei casi riscontrati può essere più difficile individuare il contagio da parte di questi parassiti. Solitamente i sintomi si manifestano con prurito intenso, arrossamenti e rigonfiamenti a livello del cuoio capelluto (soprattutto all’attaccatura dei capelli) e la comparsa di piccoli puntini bianchi: le lendini o uova alla base del capello. È importante osservare accuratamente questi sintomi perché potrebbero essere confusi con una forma di dermatite seborroica nei primi stadi del suo sviluppo. In questi casi, se non si è certi che il bambino si stato a contatto con un soggetto portatore è possibile richiedere il consulto del dermatologo.
Una volta individuati e accertato con il pediatra o dermatologo che si tratta di pidocchi è importante recarsi in farmacia selezionando un buono shampoo per pidocchi a base di piretro, permetrina a o malathion. Queste formulazioni agiscono come insetticidi per questi parassiti. Questi prodotti non garantiscono però l’eliminazione d
Non esistono soluzioni rapide e magiche contro i pidocchi, sicuramente in quest’anno particolare, (sfortunatamente) le distanze sociali hanno arginato questo problema. In ogni caso, per precauzione è sempre avere in casa un pettine specifico per eliminare i pidocchi e lendini. Una volta alla settimana si può fare un test valutando eventuali residui su di esso. Importante è sapere che i capelli lisci possono essere più soggetti al contagio dei pidocchi. La forma del fusto dei capelli ricci invece, soprattutto delle persone con la pelle scura, li rende infatti più difficili da scalare.
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