Sono anni che condivido come sia importante tutelare una bellezza più autentica e naturale che si allontana dall’utilizzo del botulino e da una chirurgia estetica troppo invasiva. La bellezza deve essere rappresentata da un volto espressivo ed emotivo e non da una cera plastica e immobile. In un’intervista sul Corriere della Sera con Candida Morvillo abbiamo condiviso un pezzo della mia storia, dalla lotta con i “ritocchini” all’innovazione in dermatologia plastica che punta sulla rigenerazione cutanea.
Io mi rifiuto di trasformare i visi, gonfiare labbroni, paralizzare facce!
Prima di parlare di giovinezza, è necessario prendere coscienza del concetto di gioventù e in particolare di come cambia la pelle durante il corso degli anni. Ciò che si modifica con l’avanzare dell’età, sono i tempi di risposta della cute. Se a 20 anni, una ruga di espressione impiega circa un secondo a distendersi; con il passare degli anni diventano tre. Questo è dovuto al fatto che, a partire dai 25/30 anni le attività cellulari cominciano pian piano a rallentare, così come la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico. Queste sostanze sappiamo essere fondamentali per mantenere l’elasticità e il turgore della pelle. Bisogna quindi giocare d’anticipo, prendendo coscienza di tutti quei processi che conducono all’inevitabile invecchiamento della pelle, e non aspettare di intervenire in maniera drastica su rughe e inestetismi già evidenti e profondi. Per questo, circa 20 anni fa ho scelto di creare una nuova disciplina che aiutasse a trasmettere e veicolare un nuovo significato di bellezza e gioventù: la dermatologia Plastica. Questa nuova branca della dermatologia estetica ha l’obiettivo di promuovere la rigenerazione cutanea, attraverso trattamenti e terapie antiaging poco invasivi, ma efficaci.
L’intuizione nasce circa 25 anni fa, osservando le zanzare. Questi insetti mordono la parte più superficiale della cute causando danni cutanei non indifferenti. Dall’osservanza di questo fenomeno sono arrivato alla tecnica del Picotage che in francese, significa proprio punzecchiare. Questo trattamento infatti prevede microiniezioni di acido ialuronico naturale, quindi al netto di qualsiasi altro tipo di sostanza, vicinissime tra loro e locaizzate nei primi strati dell’epidermide. In particolare, si agisce nel derma papillare stimolando la rigenerazione cutanea e la nuova produzione di collagene ed elastina. Il risultato è un aumento dell’elasticità e del turgore della pelle che si traduce in rughe più distese e meno visibili. Agire in superficialità è ideale per annullare tutti gli effetti collaterali. Questo trattamento infatti aiuta a promuovere una bellezza più autentica e giovane, senza andare a rompere i capillari o causare ematomi. Le piccole iniezioni sono del tutto impercettibili e possono essere eseguite tutto l’anno anche in estate, per aiutare la pelle a essere più resistente anche in caso di prolungata esposizione solare.
Anche tra i personaggi del grande e piccolo schermo si è verificata un cambio di rotta, che ha portato molte celebrities italiane e non solo, a fare marcia indietro sui trattamenti a con botulino. Isabella Ferrari fu tra le prime a scontrarsi con il suo specialista per trattamenti botox non indicati al suo tipo di pelle. Con Isabella, abbiamo poi intrapreso insieme un percorso rigenerante che le ha permesso di ritrovare la sua straordinaria bellezza naturale. La stessa Nicole Kidman era stata criticata per i ritocchi eccessivamente visibili e si ora dichiarata contro qualsiasi tipo di intervento permanente, soprattutto se supportato da botulino.
Oggi ricevo tantissime richieste, sopratutto dai più giovani che aspirano a modelli di una bellezza distorta, che trovano come esempio sui social e in TV. Quando invece ho scelto di fare il medico, l’ho fatto pensando di mantenere sane le persone, aiutandole a non avere problemi con la loro salute. Così come quando ho deciso di fare il dermatologo e aiutare la pelle dei miei pazienti a restare giovane, ho creduto giusto puntare sulla rigenerazione e sulla vita delle cellule. Non ho mai considerato una buona soluzione usare una tossina per paralizzare i muscoli o filler permanenti per gonfiare il viso. Per fortuna molte persone e molti colleghi medici da sempre mi seguono e condividono le mie scelte: unisciti anche tu per salvare la bellezza naturale e autentica!
Leggi l’intervista completa sul Corriere della Sera
Leggi l’intervista su il Corriere della Sera
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