L’allergia al nichel può riflettersi anche sul piano alimentare e per trovare alimenti senza nichel è sempre necessario rivolgersi a un esperto nutrizionista o dermatologo in grado di consigliare una dieta nichel free che aiuti ad attenuare i sintomi collaterali di questa intolleranza. Ne parliamo in questo articolo, proponendoti alcuni alcuni consigli per la tua alimentazione nel caso in cui tu soffra di questa allergia.
Tra le intolleranze alimentari più difficili da scovare e diagnosticare c’è allergia al nichel e all’istamina. Il nichel è un metallo presente in piccolissime quantità nella maggior parte degli alimenti persino nell’acqua oppure può essere presente in molti processi di lavorazione o come impurità delle materie prime. L’allergia al nichel è facilmente riscontrabile a livello cutaneo, questo materiale essendo presente in molti oggetti di bigiotteria si manifesta subito sulla pelle con sintomi tipici della dermatite da contatto. Anche a livello cosmetico per molti anni si è sviluppato il trend dei prodotti “nichel free” un’informazione non del tutto corretta, poiché non è possibile garantire la sua totale assenza, in quanto tracce infinitesime di nichel potrebbero essere presenti durante i processi di lavorazione: per questo la legge permette che esistano percentuali e livelli di tolleranza che bisogna rispettare per poter affermare che un cosmetico possa essere adatto a persone con allergia al nichel. L’allergia al nichel può svilupparsi in molti casi anche a livello sistemico, per questo una volta confermata l’allergia a questa sostanza è opportuno rivedere alcune abitudini alimentari.
Quando si ha una confermata allergia al nichel è necessario non solo prestare attenzione alla scelta degli alimenti senza nichel, ma rivedere alcune abitudini come la scelta delle pentole poiché potrebbero contenere tracce di questo metallo che, oltre a “intossicare” gli alimenti, rischia di scatenare una dermatite da contatto anche durante il maneggiamento. Per cucinare è quindi consigliato scegliere pentole e padelle in alluminio, vetro, terracotta o coccio.
Selezionare alimenti privi di nichel può sembrare all’inizio una missione davvero impossibile, poiché questa sostanza è presente anche in cibi che apportano innumerevoli benefici al nostro organismo come alcune verdure: pomodori (sopratutto crudi), spinaci, cavolo, cavolfiore, porro, asparago, fagiolini, patate, broccoli, cipolle, mais, carote, lattuga e funghi. È possibile individuare anche alcuni cereali senza nichel come riso e fiocchi di mais, mentre avena, orzo, mais, segale, miglio, muesli, riso integrale, semi di sesamo e girasole sarebbero da evitare. Tra i legumi da preferire ci sono i ceci, mentre potrebbe essere necessario limitare il consumo di fagioli, fave, lenticchie e piselli. Attenzione a tutto il cibo in scatola, al cioccolato, alla frutta secca e ad alcuna frutta come fragole, albicocche, prugne e ananas. I formaggi consigliati in una dieta nichel free sono invece quelli freschi. Di seguito una lista di alimenti senza nichel consigliati dall’esperta nutrizionista dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis Adriana Carotenuto:
Alimenti senza nichel | Alimenti sconsigliati | |
Latte e derivati | Latte, yogurt (non aromatizzati), panna | |
Formaggi | Formaggi freschi, formaggi stagionati | ( Più sono stagionati più contengono istamina) |
Pasta e farinacei | Farina 00, pane, pasta, pizza | Farina e pane di grano integrale, grano saraceno, panino al burro, pasta sfoglia, crusca, crusca di segale |
Cereali | Riso, Fiocchi di mais | Avena , mais, segale, orzo, miglio, muesli, riso integrale, semi di sesamo e girasole |
Pesce fresco | Cernia, dentice, orata, pauro, pesce spada, spigola, tonno
| Platessa, aringhe, merluzzo, sardine, alici, salmone , sgombro, spatola, pesce azzurro |
Pesce surgelato | Tutto | |
Pesce conservato | Aringhe, acciughe, sardine, tonno | |
Crostacei, mitili, molluschi | Tutti, aragosta, ostriche | |
Carne | Carni rosse e bianche ( tute), pollame | Maiale , ( fegato, salsiccia….) |
Insaccati | Tutti tranne prosciutto crudo (*) | |
Uovo | Tuorlo e albume (*) | |
Legumi | Ceci | Fagioli, fave, lenticchie, piselli |
Verdure | Barbabietola rossa, cetrioli, melanzane, peperoni, patate cotte senza buccia | Spinaci , pomodori( soprattutto crudi), porri asparagi, cavoli e cavolfiori, fagiolini, patate, broccoli, cipolle, mais, carote, lattuga, funghi |
Condimenti | Ketchup e concentrato di pomodoro, margarina | |
Frutta fresca | Agrumi (?), banana, mela, melone, pesca | Fragole, datteri, ananas, prugne, albicocche, pere, avocado, fichi |
Frutta secca | Noci, nocciole, noccioline, mandorle, arachidi, semi, prugne secche, frutta secca, uva passa, pinoli, pistacchi | |
Succhi di frutta | ||
Bevande | Bevande frizzanti e birra ( non in lattina) , acqua, caffè , vino | Bevande fermentate ( birra etc…), alcool, camomilla |
Aromi | Aglio, paprika, pepe | Alloro, basilico, origano, prezzemolo |
Cacao e cioccolato | Tutti i tipi | |
Dolciumi | Marmellata (pesca) | Marmellata (albicocca, avocado, fichi, pera, prugna, uva) |
Radici | Soia | |
Lieviti e simili | Fecola di patate, lievito in polvere Cibi fermentati (crauti) | |
Cibi in scatola (carni verdure, pomodoro , spinaci) | ||
Bacche | Tutte tranne lamponi | Lamponi |
Cibi conservati in scatola o cotti in recipienti di metallo |
Vediamo adesso un esempio di dieta nichel free con alcuni spunti per colazione, pranzo e cena.
È possibile adottare gli stessi alimenti privi di nichel per concedersi uno spuntino a metà mattino e pomeriggio. In alcuni casi potrebbe essere possibile aggiungere della marmellata di pesca, come consigliato, ma di produzione non industriale. Si può anche optare per uno spuntino con bresaola o altri affettati amici di una dieta nichel free.
Solitamente servono 4 o 6 settimane per riscontrare i primi benefici e per aiutare l’organismo a desensibilizzarsi dall’allergia al nichel. Dopo questo periodo di tempo in alcuni casi si può cominciare pian piano a reintegrare alcuni alimenti, ma il tutto deve essere consigliato da un medico esperto.
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