Collane e bracciali creano irritazioni e rash cutanei sulla pelle? Probabilmente si tratta di allergia al nichel, ma come possiamo individuarla e verificare se effettivamente questa sostanze sensibilizzi il nostro tessuto cutaneo? Bisogna prestare attenzione ai segnali della pelle. Vediamo quali.
Il nichel è un cofattore di diversi enzimi che viene coinvolto in diversi processi metabolici, ad esempio il mantenimento dell’integrità delle membrane cellulari. Questo metallo è presente in diversi alimenti come pomodori, legumi, grano saraceno, frutti di mare, cavolo e anche acqua. L’intolleranza al nichel è una tra le più comuni perché questo metallo è praticamente presente ovunque. Il nichel è un metallo con il quale la nostra pelle entra a contatto quotidianamente, nelle modalità più disparate. Può, per esempio, essere presente negli articoli di bigiotteria, nelle fibbie delle cinture, nei ganci dei reggiseni, nelle stanghette degli occhiali, nei portachiavi o nei cinturini degli orologi.
Più il materiale utilizzato è puro più le percentuali di nichel sono minime. Un bracciale o una collana d’oro contengono percentuali inferiori di questo metallo, mentre i gioielli di bigiotteria sono realizzati con miscele che possono presentare quantità di nichel maggiori. Per capire dove si trova il nichel, prima dell’acquisto, verifica che i gioielli presentino la dicitura “nichel free”. Questo metallo viene usato in oreficeria perché garantisce una migliore compattezza e rende il gioiello più resistente alla corrosione. Attenzione anche al sudore: a volte, quando fa molto caldo, una collana a contatto con l’epidermide può generare una sudorazione eccessiva che a contatto con il metallo genera irritazione cutanea.
Per prima cosa è fondamentale accertarsi che ci sia una reale allergia al nichel. Se si tratta di allergia al nichel che genera rash cutaneo e dermatite da contatto è più facile intervenire. Innanzitutto bisogna eliminare tutti quegli oggetti che contengono il metallo. In presenza di eruzioni cutanee lo specialista potrà consigliare l’utilizzo di farmaci cortisonici o trattamenti per via orale con antistaminici: in questo caso si controllano meglio sintomi come prurito, sfogo cutaneo. Ottime sono anche le pomate con ossido di zinco. Quando si tratta di intolleranza al nichel è più difficile individuare una terapia efficace perché, come abbiamo chiarito, infinitesime particelle di nichel possono trovarsi anche nell’acqua con cui laviamo alcuni alimenti. In questo caso è necessario una visita dall’allergologo abbinata a un appuntamento dal nutrizionista, che suggerirà una dieta specifica.
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