Con la bella stagione e le lunghe giornate passate all’aria aperta, può capitare di fare incontri con la puntura di un’ape, una vespa o un calabrone. I morsi di questi insetti, detti imenotteri, sono molto fastidiosi, dolorosi e potenzialmente pericolosi in caso di allergia al veleno fortemente irritante contenuto alla base del pungiglione. Sapere come comportarsi dopo una puntura di ape, vespa o calabrone è importante perché, spesso, sono proprio queste prime manovre a fare la differenza.
Vengono spesso confuse per il loro aspetto simile, ma esiste una differenza tra ape e vespa. L’ape si nutre di polline ed è preziosa per l’ambiente perché contribuisce al processo dell’impollinazione, fondamentale per il nostro ecosistema. Si presenta di colore giallo dorato con delle strisce più scure ed è leggermente pelosa. La puntura dell’ape causa la morte dell’ape stessa, per questo motivo l’insetto attacca solamente in casi estremi per difendersi da un ipotetico pericolo.
La vespa invece si presenta con delle strisce gialle e nere più evidenti e sgargianti. Le vespe sono quelle che spesso svolazzano intorno alla nostra tavola alla ricerca di qualche residuo di cibo. Sono attratte soprattutto dagli zuccheri della frutta, dalle bevande gasate, ma anche da residui di carne o simili. Il pungiglione della vespa è lungo e sottile e può colpire la sua vittima ripetutamente, al contrario dell’ape. Alla famiglia delle vespe appartiene anche il calabrone. Questo insetto è simile a una vespa, ma molto più grande.
Questi insetti dotati di pungiglione colpiscono raramente l’essere umano a patto che non si sentano minacciati. Vespe e calabroni possono però attaccare più volte perché il loro pungiglione è simile a un ago che entra ed esce dalla pelle. Diversamente, l’ape assalta solo se avverte un pericolo e muore subito dopo aver punto, in quanto la punta seghettata del suo pungiglione rimane “conficcata” nella carne della vittima.
In caso di puntura di un’ape è bene procedere in questo modo:
Dopo aver tolto l’eventuale pungiglione dell’ape, è possibile procedere con le cure, come nel caso delle punture di calabrone o vespa:
In genere, nel giro di uno o due giorni la parte colpita guarisce completamente.
In caso di puntura d’ape, abbiamo già anticipato che la prima mossa da fare è rimuovere il pungiglione prestando attenzione a non romperlo causando un’ulteriore fuoriuscita del veleno. Per togliere il pungiglione dell’ape si può raschiare pian piano la zona colpita con la parte non affilata di un coltello nel verso opposto rispetto a quello in cui è infilato il pungiglione.
In seguito:
Per trattare la puntura di vespa il procedimento è simile. Applicare del ghiaccio sulla zona interessata e, all’occorrenza, un antistaminico o una crema al cortisone su consiglio del medico o dermatologo.
Non bisogna grattarsi per evitare di peggiorare la situazione: lo strofinamento potrebbe espandere più in profondità l’agente irritante trasmesso dall’insetto. Inoltre, se ci si gratta con le mani sporche, si potrebbe provocare una sovra infezione cutanea detta impetigine, reazione molto frequente soprattutto nei bambini, causata dal proliferare dei batteri.
Come nella prassi osservata per le punture di vespe e api, anche nel caso di punture di calabrone può essere necessario trattare per un paio di giorni la zona colpita con pomate e farmaci al cortisone.
Le punture di tutti questi insetti, se correttamente curate, vengono riassorbite dalla pelle (senza lasciare alcun segno) in un paio di giorni. In alcuni casi può verificarsi una reazione locale come un eritema o un indurimento accompagnato da prurito. In rari casi, le punture di imenottero possono causare una reazione più forte che può portare fino allo shock anafilattico: di fronte al sospetto, è necessario rivolgersi al pronto soccorso dove il paziente sarà trattato nella maniera più opportuna dal personale medico.
Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…
L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…
Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…
Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…
Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…
Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…