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Le unghie parlano: ci dicono come stiamo

Striature e solchi indicano carenze. Colorazione alterata e fragilità sono allarmi seri. Ma come curarle? Con il “fai da te” andateci piano

“Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, le unghie lo sono della salute”, sostiene il professor Antonino Di Pietro, dermatologo plastico e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano. “Analizzare le unghie è quindi fondamentale per valutare lo stato di benessere dell’intero organismo: un’unghia sana ha una lamina rosea e una superficie liscia. regolare e semitrasparente. Qualsiasi modifica o lesione può essere il segnale che qualcosa non va a livello locale, ma anche generale.

Le macchie nere, per esempio, potrebbero essere causate da piccole emorragie dopo un trauma, mentre quelle bianche dipendono da bolle d’aria all’interno dell’unghia. Se questa, poi, è troppo sottile o ha striature e solchi potrebbe essere la spia di carenze di vitamine o di sali minerali, come ferro e zinco. Inoltre. se diventa troppo fragile o ha una colorazione alterata potrebbe segnalare patologie più serie, quali dermatiti, psoriasi, anemia o disturbi polmonari. Solitamente, però, il cambiamento di colore è determinato dalla tipica malattia delle unghie: l’onicomicosi, un’infezione che rende la superficie bianca o giallastra, frastagliata e friabile, causando scolorimento e ispessimento e provocando lo sfaldamento dell’unghia.

Non è una condizione pericolosa, spiega il professor Di Pietro, ma è un problema estetico che può condizionare le relazioni sociali e che, alla lunga, può causare dolore. Questa patologia colpisce circa 6 milioni e mezzo di italiani ed è innescata dalla proliferazione di lieviti, muffe e di un fungo che, penetrando attraverso microfessure e crepe, abbattono la cheratina delle lamine ungueali.

“Visto che le unghie sono il nostro biglietto da visita è importante mantenerle sane e belle, innanzitutto evitando manicure fai-da-te troppo aggressive e alternando l’uso di smalti e gel per ricostruzioni a periodi di riposo. Attenzione alla pessima abitudine di eliminare la pellicina che circonda l’attaccatura dell’unghia, il perionichio, che funge da barriera all’ingresso dei germi e dei batteri. Per le unghie dei piedi, poi, sono dannose e traumatiche le calzature l troppo strette o con tacchi vertiginosi e le calze sintetiche e poco traspiranti.

Per prevenire i disturbi ungueali è fondamentale l’igiene: occorre mantenere le unghie di mani e piedi sempre pulite, asciutte e corte ed evitare prodotti cosmetici di dubbi o scarsa qualità. Sarebbe bene inoltre, lavare le unghie con uno spazzolino morbido e con acqua e sapone. Nella pulizia sono da evitare, invece, le forbicine e la punta della limetta perché possono creare ferite e quindi facili vie d’ingresso ai batteri. È opportuno usare sempre i guanti per i lavori domestici e, se le unghie sono molto fragili, si può stendere una crema nutriente e idratante o fare maschere di olio di ricino una volta alla settimana. Chi non sa rinunciare allo smalto faccia attenzione a non usare solventi con l’acetone, perché seccano e spaccano l’unghia. Per una perfetta manicure casalinga esistono cinque rituali preziosi: bagni di sale e limone per purificare e disinfettare le unghie, schiarire eventuali macchie gialle e uniformare il colorito: impacchi notturni con maschere che ristrutturano e idratano la lamina: limare spesso le unghie possibilmente ogni settimana. per irrobustirle: applicare sempre una base rinforzante e protettiva prima dello smalto: lasciarle “a riposo” ogni dieci giorni, togliendo lo smalto e facendo “respirare” le lamine per almeno 48 ore.

MANICURE, ATTENTE AL RISCHIO ABRASIONE
Sempre più spesso, oltre alla manicure, le donne ricorrono alla ricostruzione delle unghie per allungare o ricoprire le proprie, specie se danneggiate o smangiucchiate (onicofagia). Esistono principalmente due tipologie di ricostruzione, in acrilico e in gel, entrambe associate a supporti in fibra o silicone che permettono di decidere con precisione la forma, la misura e la lunghezza delle nuove unghie. «Attenzione, però, a chi ci si rivolge per questi trattamenti estetici», spiega il professor Di Pietro. «I pericoli associati a questa pratica sono soprattutto due: la limatura dell’unghia naturale e, successivamente, l’asportazione della lamina di supporto usata per la ricostruzione. In entrambi i casi c’è il rischio che l’unghia venga abrasa, e quindi si indebolisca. Le fissurazioni sulla superficie ungueale sono sempre un terreno fertile per i batteri, che potrebbero a loro volta causare una infezione da funghi».

di Camilla Tagliabue

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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