Glicani e fosfolipidi sono i nuovi ed eccezionali zuccheri che fanno bene alla pelle e concorrono alla prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, in maniera performante e soprattutto rispettosa. Scopriamo quali reali risultati positivi possiamo ottenere dalle creme con glicosaminoglicani e fosfolipidi.
Il più importante GAG presente nel derma è l’acido ialuronico, sintetizzato appunto a partire dalla glucosamina. La genialità della scoperta italiana sta nell’avere inserito nella formula cosmetica la coppia glucosamina-fosfolipidi; infatti, grazie al veicolo costituito dai fosfolipidi (che allo stesso tempo favoriscono la riparazione dei danni di membrana, rendendo le cellule più forti) la glucosamina viene trasportata in profondità, fino al derma, dove va a regolare la biosintesi dei glicosaminoglicani in generale e, in particolare, di nuovo acido ialuronico. La pelle, trattata con sieri e creme contenenti questo complesso, risulta rapidamente più forte, più giovane e sana. È perciò utile sia come antinvecchiamento sia per il naturale metabolismo della cute; infatti anche le eventuali macchie o cicatrici risultano attenuate.
La Fospidina è stata testata su circa 160 pazienti e presenta l’azione sinergica di glucosamina (zucchero precursore dell’acido ialuronico) e fosfolipidi estratti naturalmente dalla soia. L’azione di questo complesso si traduce in un un miglioramento dei livelli di collagene, elastina e acido ialuronico, grazie alla preziosa azione veicolante dei fosfolipidi. Tutto ciò monitorato nel tempo si traduce in un aumento dell’elasticità cutanea, di un abbassamento dell’evaporazione dell’acqua cutanea, quindi la pelle si mantiene più idratata nel tempo e si verifica un miglioramento della profondità delle rughe e della loro profondità.
Con l’avanzare dell’età la produzione di glicani da parte della pelle rallenta notevolmente. A partire dai 30 anni infatti l’attività cellulare diminuisce nella produzione di cellule e proteine che contribuiscono al mantenimento e sostegno della pelle. Collagene ed elastina sono i primi a pagarne le conseguenze, sostanze che si preoccupano di mantenere turgore ed elasticità. A seugire, si abbassano anche i livelli di acido ialuronico, costituente del tessuto connettivo.
I gesti irrinunciabili partono dalla detersione della pelle, fatta delicatamente, con un latte detergente o acqua micellare a risciacquo e con acqua tiepida. La cute va poi asciugata, tamponata con un panno di cotone (meglio se riciclabile) senza sfregare. In quest’ottica la crema alla fospidina è importante, non può mancare, e va applicata con un massaggio leggero, dal centro verso l’esterno del viso. Le pressioni che vengono esercitate possono migliorare così il microcircolo e favorire il drenaggio delle tossine tramite il sistema linfatico.
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