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S.O.S Unghie. Occhio allo smalto

Le visite dermatologiche sono aumentate del 75%. Manicure e cosmetici troppo aggressivi possono danneggiarle. Se cambiano colore o si indeboliscono, farmaci specifici e bagni di acqua e bicarbonato contrastano le micosi

Mani in primo piano. La moda vuole unghie perfette e per averle le italiane si sottopongono a continui trattamenti estetici, spesso aggressivi, che a volte lasciano il segno e richiedono l’intervento di un medico specialistico. «Negli ultimi tre anni c’è stato un aumento del 75% della richiesta di visite dermatologiche per problemi alle unghie», spiega il dottor Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, che al suo interno ha per l’appunto aperto il primo Ambulatorio per il Benessere e la Cura delle Unghie. «Le patologie dell’unghia sono in gran parte dovute a manicure casalinghe aggressive, all’utilizzo di prodotti poco affini con la superficie ungueale ma anche a malattie ereditarie, all’anemia e all’utilizzo di farmaci che possono interferire con la loro salute. Ma la ricostruzione delle unghie in gel o acrilico, presa d’assalto da donne di tutte le età, non è da condannare in assoluto», precisa l’esperto.

«Certo è che una persona con le unghie deboli non potrà avere giovamento da questo trattamento». In questo campo però, l’utilizzo di prodotti di qualità e il metodo di applicazione sono condizioni indispensabili per salvaguardare la salute delle unghie. «Il primo elemento che il cliente ha a disposizione per verificare se un centro lavora bene è quello di accertarsi che l’operatrice abbia un diploma che attesti l’idoneità alla professione, rilasciato dalle aziende del mercato delle unghie», spiega Libera Ciccomascolo, presidente Uninail. «Un altro indizio per verificarne la qualità è che il centro utilizzi prodotti dello stesso marchio, essendo formulati per lavorare in sinergia». «Una volta interrotto il trattamento, se l’unghia dovesse essere molto sottile, allora è bene fare una pausa di un paio di mesi prima di ricominciare», continua Di Pietro. «Anche la manicure fai-da-te deve rispettare la fisiologia dell’unghia e ciò che le sta intorno. Spesso infatti, un taglietto può essere il terreno per la comparsa di funghi e batteri che vanno trattati tempestivamente per non peggiorare la situazione. In genere un segnale premonitore è l’alterazione dell’unghia nel colore e nella forma: se sono gialle, frastagliate o biancastre vuol dire che qualcosa non va. La cura per debellare un fungo può essere anche molto lunga perché la micosi crea una barriera contro pomate e lozioni. L’ammollo quotidiano in acqua e bicarbonato è utile per contrastare la crescita del fungo, ma spesso non è sufficiente e perciò bisogna prescrivere farmaci a base di terbifanina o itraconazolo. In ogni caso occorre rivolgersi allo specialista prima di intraprendere qualsiasi tipo di cura farmacologica».

Se invece si tratta di unghie stressate da agenti esterni e cosmetici, allora è utile una cura rinforzante cercando di evitare gli smalti, a meno che non siano di tipo curativo per ricompattare lo strato corneo. «Anche l’olio di mandorle o una crema nutriente da massaggiare intorno all’unghia (sulle cuticole) servono a stimolare la circolazione sanguigna», spiega Di Pietro. «Ricordate che quando tagliate le unghie la lunghezza deve essere limitata al polpastrello per non esporle a possibili urti esterni e per regolarle meglio scegliere la lima di cartone al posto di quella in metallo che risulta più aggressiva. Infine, per rimuovere l’indurente, meglio utilizzare un solvente povero di acetone (che disidrata le unghie e le rende più fragili). Anche l’assunzione di integratori a base di aminoacidi solforati è utile, a patto che siano assunti senza interruzione per almeno un paio di mesi. Insomma, controllare l’aspetto è importante: in condizioni normali l’unghia deve essere forte, lucida e leggermente elastica. Se invece è alterata, allora è opportuno fare una visita dallo specialista per un controllo».

SCARPE COMODE E IGIENE SALVANO I PIEDI
Non solo tacchi alti: i problemi ai piedi e alle  unghie sono spesso provocati anche dalle calzature chiuse e basse. Se sono strette, infatti, le dita si ritrovano in poco spazio e le unghie rischiano di incarnirsi. Inoltre capita che in inverno, più che d’estate, l’igiene sia più carente e ciò predispone al rischio di micosi e infezioni. La pulizia e la lunghezza delle unghie diventa perciò fondamentale. Per accorciarle è bene seguire la linea dell’unghia con un tronchesino, senza tagliare troppo vicino alla pelle e senza lasciare punte che possono incarnirsi. Quanto ai piedi, se rinchiusi tutto il giorno nelle calzature in gomma sono a rischio micosi. I piedi sudati e bagnati possono essere bersaglio della Tinea Pedis, l’infezione più conosciuta e contagiosa. I segnali sono eritema, desquamazione tra le dita, ispessimento cutaneo. Se capita, si deve intervenire con prodotti antifungini da acquistare in farmacia e da applicare sul piede, nei calzini e nelle scarpe.
di Paola Occhipinti

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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