Botulino: perché tanti dubbi?

Si è accesa la polemica sul farmaco più utilizzato per cancellare le rughe

Forse none siste altro farmaco così capace di dividere medici e opinione pubblica come il botulino. Per intenderci: a nessuno piacciono le facce di cera di alcuni personaggi noti. Nei confronti di questo farmaco però c’è maggiore diatriba perché si partla anche di rischi per la salute. Da poco è nata l’A.I.T.E.B. Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino, una realtà sostenuta da importanti aziende farmaceutiche, formata da medici utilizzatori la cui missione è quella di fornire spiegazioni a chi ha dubbi in materia, di segnalare i medici “abilitati” e altro ancora. Le polemiche sul farmaco si riaccendono e il dibattito torna a essere di attualità. Per chiarici le idee abbiamo intervistato i rappresentanti dei “pro” e dei “contro”, approfondito alcuni studi di ricerca e chiesto all’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) di fonirci qualche indicazione utile.

La tossina di bellezza e non solo
Il botulino è una neurotossina. Una volta iniettata impedisce la trasmissione dello stimolo dal nervo al muscolo, causando la paralisi di quest’ultimo. Questo effetto è reversibile in quanto la funzione muscolare viene recuperata dopo circa 12 settimane, quando si sviluppano nuove giunzioni tra il nervo e il muscolo in grado di sostituire quelle bloccate. La tossina botulinica è diventata popolare in medicina estetica per la sua capacità di ridueee le rughe facciali: iniettata, infatti, in un muscolo mimico, ne antagonizza la contrazione, spianando la cute sovrastante. Ma è già da 20 anni che si usa anche nella terapia di numerose patologie, caratterizzate da una eccessiva attività di contrazione dei nervi: strabismo, blefarospasmo o altre patologie neurologiche. […]

C’è chi dice no
Ci sono anche medici che sono contrari all’uso del botulino come antirughe. Abbiamo chiesto perché al Professor Antonino Di Pietro, specialista di dermatologia, presidente fondatore dell’ISPLAD (International-Italian Society of Plastic-Aesthetic and Oncologic Dermatology)

Cosa pensa del botulino?
Non sono né contro il botulino né contro le aziende che lo producono. Lo considero un farmaco valido che deve essere utilizzato se c’è una patologia da risolvere. Ma per rendere un viso bello. In questo caso lo considero una falsa cura, una falsa soluzione. Non è bello un viso che perde la capacità di esprimere emozioni.

Un bravo medico non potrebbe utilizzare questa poca tossina in modo da non avere un blocco totale della mimica in quel punto?
C’è un problema segnalato in letteratura. Nei confronti della tossina botulinica l’organismo con il tempo sviluppa anticorpi. Questo vuole dire che chi fa il trattamento le prime volte può avere un effetto naturale che consenta la parziale mimica. Ma le pazienti che fanno la tossina botulinica con regolarità sviluppano anticorpi e per raggiungere l’effetto precedente necessitano di quantità sempre maggiori di tossina. Se il medico le accontenta si arriva a un momento in cui scatta la fissità.

Ma non è solo per questo che lei ne contesta l’uso estetico…
Tutti i farmaci hanno effetti collaterali. E il botulino ne ha una sfilza importante. Ciò che contesto da anni è che la maggior parte dei medici dica che la tossina botulinica non ne abbia e che succede qualche cosa è colpa del medico.

Anche altri farmaci, però, hanno effetti secondari importanti.
Ogni giorno da medico uso farmaci molto più pericolosi del botulino, che hanno molti più effetti collaterali ma li uso per guarire pazienti dalle patologie importanti. Sono abituato a curare le malattie ma non direi mai a un mio paziente che la cura che gli propongo è priva di rischi.

Cosa le fa più paura della tossina botulinica?
Non sono in grado di garantire in tutta coscienza alla mia paziente che il botulino non le farà male. Solo recentemente è stato scoperto che la tossina botulinica entra nei nervi e percorrendo il nervo può arrivare al cervello. Mi riferisco a uno studio del dottor Matteo Caleo dell’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa il quale ha dimostrato che il botulino può arrivare al cervello. Siccome la tossina utilizza meccanismi di trasporto specifici è ragionevole pensare che la migrazione avvenga anche con quantità più basse.

Cosa propone a chi le chiede di sembrare più giovane?
Ho sempre creduto, da dermatologo, che per mantenere la pelle giovane si dovessero aiutare le cellule a vivere, stimolando il metabolismo e la rigenerazione. Sono dunque favorevole a tutte le terapie in grado di stimolare la pelle, migliorarne elasticità e idratazione. Compreso l’acido ialuronico naturale dal forte potere idratante.

E se le rughe sono marcate?
Se le rughe sono molto marcate si ottengono ottimi risultati anche con i filler riassorbibili.

[…]

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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