Dermatite da pannolino: cosa fare

Il sederino arrossato di un neonato è, si sa, un fatto piuttosto usuale. Si tratta spesso di dermatiti da pannolino, molto comuni tra i più frequenti motivi di richiesta di visita dal pediatra. In tutti i casi è presente un eritema cutaneo, essudazione e desquamazione della cute. La forma più ricorrente è però quella della dermatite irritativa, che può essere causata dal contatto prolungato e continuo della pelle sensibile del bambino con le feci o con le urine.

Il quadro si complica quando sopraggiungono delle sovrainfezioni, per esempio quelle micotiche, la più comune delle quali è l’infezione da candida albicans, ma anche batteriche che possono peggiorare una dermatite irritativa o, in alcuni casi e con forma particolari, possono dare  patologie quali l’anite streptococcica.

Sulla pelle nell’area del pannolino è possibile anche che si manifestino lesioni eritematose, come la psoriasi detta sempre “da pannolino”, tipica dei primi due anni di vita. Il dermatologo e il pediatra, dopo un’attenta valutazione clinica sull’origine della dermatite, stabiliranno la giusta terapia con una particolare attenzione all’uso degli steroidi che possono avere effetti collaterali con un loro utilizzo prolungato nell’area sottoposta all’occlusione del pannolino.

Ai genitori si suggerisce di cambiare molto frequentemente il pannolino, almeno ogni due ore; detergere accuratamente l’area con prodotti delicati e prediligere l’uso di creme lenitive non steroidee che facciano da barriera, ma che abbiano anche una potente azione antinfiammatoria evitando però i cortisonici. Con tali accorgimenti, in genere, la maggior parte delle dermatiti da pannolino migliora nell’arco di alcuni giorni.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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