In gergo medico si chiamano comedoni, ma sono più noti come punti neri. Sono il primo stadio dell’acne e sono dovuti a elevati livelli di testosterone, l’ormone sessuale maschile più importante. Come conseguenza, si ha una maggiore produzione di sebo, in particolare nelle zone ricche di ghiandole che lo producono (come mento, naso e fronte), finendo per ostruire i pori. Se lo sbocco sulla pelle non è ostruito del tutto, parte del sebo e le cellule morte della pelle vengono in contatto con l’aria, ossidandosi e assumendo un caratteristico colore nero, dovuto anche alla presenza di melanina. Se invece il poro è completamente ostruito, compare un piccolo rigonfiamento, chiamato punto bianco. Ecco come rimuovere i punti neri con l’aiuto del dermatologo.
Per combattere i comedoni, una volta alla settimana pulite la pelle con prodotti esfolianti, creme che contengono microgranuli in grado di favorire l’eliminazione delle cellule morte. Si applicano con un leggero massaggio, in modo che i microgranuli sfreghino e tolgano lo strato cellulare da eliminare. Poi risciacquate bene e stendete un leggero velo di crema idratante. Se invece il disturbo dura da tempo, è bene andare dal dermatologo. Dopo un’accurata visita, lo specialista consiglierà creme a base di acido retinoico o di acido piruvico a basso dosaggio, per ridurre la produzione di sebo. A volte, oltre a questi farmaci, può essere utile ricorrere a un peeling superficiale con acido salicilico o con acido glicolico per eliminare le cellule morte.
L’epifacing è una pulizia del viso professionale che, attraverso l’uso di prodotti specifici, permette di eliminare le impurità e gli inestetismi determinati dall’accumulo di sostanze nocive. È un trattamento effettuabile su qualsiasi tipologia di pelle, grassa, mista o secca, ed è utile anche per eliminare gli antiestetici punti neri. L’epifacing si svolge in varie fasi: si inizia con una pulizia preliminare, seguita da un peeling e da un’esposizione al vapore che dilata i pori e prepara la pelle alla pulizia profonda. Nella fase successiva si rimuovono punti neri e impurità. Infine, si conclude con la detersione della pelle e l’applicazione di una maschera reidratante e restituente. Si tratta di una metodica molto efficace, capace di purificare a fondo la pelle, di idratarla, di tonificarla e di donarle nuova luminosità.
Per una corretta pulizia della pelle, usare piccole quantità di detergenti delicati non schiumogeni, diluiti in acqua tiepida. Dopo il lavaggio, ricorrete a una lozione astringente o a un gel che contengano sostanze lenitive, come l’ossido di zinco o l’allantoina, oppure contenenti estratti naturali, come camomilla, calendula o l’hamamelis. Molto utili anche i gel contenenti fosfolipidi da applicare mattino e sera. Da evitare i cosmetici a lunga tenuta, i fondotinta occlusivi e le polveri colorate, che non fanno respirare la pelle, così come le creme molto grasse, che contengono un’eccessiva quantità di lanolina o di vaselina, che fanno aumentare la secrezione dalla cute.
I punti neri vanno schiacciati solo se in superficie compare una vescicola gialla (pus), per fare uscire tutto il materiale infetto. Ecco come procedere: dopo aver fatto una piccola incisione indolore sulla punta del foruncolo con un ago da siringa, premere leggermente con le dita protette da garze per far uscire il pus, senza essere troppo energici. Infine, stendere una crema antibiotica, per contrastare l’infezione e guarire prima.
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