A seguito di analisi accurate del sangue, è stata così prescritta una terapia integrativa di ferro, ai pazienti, per una durata di dodici settimane e i risultati, a guardare le immagini pubblicate sono davvero confortanti: l’integrazione di ferro, unita alle terapie già in atto ha condotto alla scomparsa delle lesioni sulle mani.
Onestamente mi sembra un modo interessante di approcciare il problema dell’allergia al nickel e non posso nascondere che gli studi effettuato in oriente possiedono un fascino particolare perché rappresentano il punto di incontro tra il nostro modo di fare medicina e scienze antichissime, che hanno comunque mantenuto anche al vaglio della scienza una loro importanza e validità.
Quello che mi sembra però necessario è evitare il fai da te: supplementi di ferro nella dieta, se assunti senza una prescrizione medica e controlli rigorosi, possono dare accumuli epatici, problemi gastrointestinali e altri effetti collaterali.
Quindi, ben vengano le ricerche in questa direzione e sicuramente terrò conto dello studio, ma potrò farne tesoro solo dopo avere in mano il quadro completo del profilo ematico dei miei pazienti.
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