L’invecchiamento cutaneo fotoindotto, invece, è dovuto alle eccessive esposizioni solari e alla conseguente formazione di radicali liberi, molecole tossiche per le cellule. I danni ossidativi riducono la capacità metabolica delle cellule minando la loro integrità vitale. Oltre al danno radicalico, il derma soffre anche di quello provocato dall’azione delle metalloproteinasi: una famiglia di enzimi proteici in grado di danneggiare la giunzione dermoepidermica e i componenti della matrice connettivale.
La matrice extracellulare è una rete gelatinosa di proteine e carboidrati che fa da impalcatura all’interno degli strati della pelle, derma, ipoderma, epidermide. È composta prevalentemente da acqua, collagene, elastina, glicoproteine e carboidrati. La presenza di particolari strutture molecolari, come ad esempio determinate proteine, all’interno della matrice extracellulare rende il tessuto connettivo molto resistente a stress fisici come trazione e compressione. Fra i componenti della matrice extracellulare c’è poi un elevato numero di proteine specializzate, non collageniche, che fungono da “amplificatori” di contatti, sia tra molecole analoghe che diverse, realizzando un infinito “network biochimico” in grado di generare, modulare e propagare anche a distanza milioni d’informazioni biochimiche ed energetiche.
Ogni cellula, infatti, come ogni organismo vivente pluricellulare, necessita di “sentire” e interagire col proprio ambiente per poter esplicare le funzioni vitali e sopravvivere. Per farlo, le cellule adoperano centinaia di molecole extracellulari (proteine, peptidi, nucleotidi, derivati dagli acidi grassi, ecc.) con le quali s’inviano continuamente messaggi per attivare specifiche reazioni, come vivere, morire, dividersi, modificarsi.
L’obiettivo della medicina non è creare miglioramenti estetici che trasformino o inibiscano le funzionalità, quanto piuttosto contribuire a migliorare le funzioni biologiche cutanee. In tale direzione opera la dermatologia plastica rigenerativa, che mira a ottimizzare l’omeostasi delle reazioni biologiche che mantengono trofica e funzionale la cute. Nella “cassetta degli attrezzi”, programmi di trattamenti che agiscono in modo specifico e integrato per rivitalizzare e stimolare derma ed epidermide, al fine di aumentare di conseguenza compattezza, elasticità, luminosità, turgore cutaneo, nonché diminuire e prevenire le rughe. Ne è un esempio la tecnica picotage: una biostimolazione della pelle con microiniezioni di un gel di acido ialuronico puro a circa un millimetro di profondità, dove l’attività di riproduzione delle cellule cutanee è molto alta. L’acido ialuronico favorisce la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti, idratando a fondo la pelle. È responsabile della compattezza dei tessuti, in quanto è un elemento estremamente importante nell’organizzazione tridimensionale dei componenti della matrice extracellulare.
Si parla di rivitalizzazione anche con ingredienti detossinanti, inseriti in un complesso polivitaminico con diverse classi d’attivi. Infatti, sostanze come vitamine (A, C, E, D, B, K), aminoacidi (tra cui lisina prolina, glutamina,), sali minerali (potassio, sodio, calcio, magnesio, selenio, rame), coenzimi (Q10, glutatione, NADH) e acidi nucleici (RNA e DNA) contrastano con efficacia il danno ossidativo. A questi si aggiungono trattamenti di stimolazione, tipo peeling antiaging, antiossidanti e antipigmentanti. Il peeling, tra l’altro, migliora la compattezza e la luminosità del viso, elimina le microrughe del viso e le macchie scure. Con l’età il ricambio rallenta e le cellule morte che si depositano rendono la pelle ruvida e opaca. Così, l’esfoliazione leggera che si ottiene con i peeling chimici stimola la produzione di nuove cellule. Nel promettente panorama delle biotecnologie che, tra parentesi, negli ultimi tempi ha visto numerose innovazioni, citiamo poi:
Scopri di più sul picotage nel video del prof. Di Pietro:
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In riferimento alla tecnica del Picotage usata dal Prof.Di Pietro Vorrei dire che....purtroppo a Roma non sono riuscita a trovare uno studio medico dove si applica la tecnica del "picotage",allora chiedo:il Prof Di Pietro non ha mai pensato di esercitare anche a Roma almeno un giorno al mese?...sono sicura che farebbe felici (oltre me)tantissime signore!!!!avete qualche riferimento da fornire in proposito?ve ne sarei molto grata.
Distinti Saluti
Gabriella Latino
Gent.ma Gabriella,
ha provato a contattare a Roma la Dott.ssa Perosino Elisabetta? E' una brava dermatologa e credo che anche lei utilizzi il "picotage".
Cordialmente,
Prof. Antonino Di Pietro
Gent. prof. Di Pietro, sono in teressata al Picotage. Ho 60 anni, sto già facendo filler di acido ialuronico con ottimi risultati, ma vorrei sapere quante sedute di picotage sono mediamente necessarie per migliorare il tono epidermico e quanto costa una singola seduta. Più o meno.
Grazie distinti saluti
Lucietta
Gentile Lucietta,
il picotage prevede due sedute ravvicinate e separate da un mese di intervallo. Successivamente si esegue una seduta circa ogni 3 mesi. Il costo è di 600 euro a seduta.
Cordialmente,
Prof. Antonino Di Pietro
gent.le prof.Di Pietro, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa del PRP ovvero del plasma ricco di piastrine usato per il ringiovanimento del viso. grazie.
Al momento non ci sono articoli scientifici seri sugli effetti del
PRP nel ringiovanimento del viso. Per questo chi si sottopone a questo
trattamento è un po' una cavia che si sottopone ad una sperimentazione
senza esserne pienamente a conoscenza. Al di là di tutto secondo le
leggi vigenti l'uso del PRP in uno studio medico privato non è ancora
ammesso.
Cordialmente,
Prof. Antonino Di Pietro
Credo sia una buona terapia ma i risultati non sono sempre positivi.