Mi chiamo Antonio e le scrivo perché ho bisogno di un suo consiglio per risolvere un problema: soffro di dermatite seborroica. La combatto da tempo, ma senza risultati significativi. È cambiato qualcosa solo da quando ho usato il cortisone in pomata. Dapprima i sintomi sono scomparsi, per poi ricomparire più gravi di prima. Come mai? Quali sono le cause scatenanti? E come posso curarla?
Innanzitutto devo dirle che le cause della dermatite seborroica sono ancora sconosciute. Sappiamo che ha a che fare con la secrezione di sebo, mentre è scartata l’ipotesi che dipenda dall’alimentazione. La dermatite sicuramente è scatenata da un difetto nel funzionamento delle ghiandole sebacee. Tale alterazione può avere origini costituzionali oppure ormonali, cioè può essere dovuta a uno squilibrio degli ormoni. Può essere anche colpa di un fungo, quello che noi medici chiamiamo Pityrosporum ovalis, che prima provoca prurito e in seguito l’eczema seborroico vero e proprio, cioè l’infiammazione della pelle. Un evidente concausa di questa patologia è anche lo stress, non a caso correlato con i livelli ormonali. Per quanto riguarda il cortisone, le confermo che provoca recidive anche violente, danneggiando a lungo andare la pelle, che si assottiglia e può presentare capillari dilatati. I farmaci più idonei per risolvere il suo problema sono, invece, alcuni antimicotici, come i derivati imidazolici, cioè ketoconazolo e fenticonazolo. Oppure l’alukina, che blocca l’eccessiva proliferazione del Pityrosporum ovalis, regolarizza la produzione sebacea e riequilibra il pH della pelle, eliminando in pochi giorni i sintomi. Purtroppo, però, un ciclo di cure non è sufficiente a debellare una malattia cronica come questa, che si ripresenta a intervalli più o meno brevi.
Confesso di essere una fanatica dell’idromassaggio, mi diverte e mi rilassa. Da poco tempo ho comprato una vasca e, poiché tengo alla mia pelle, volevo chiederle: ci sono accorgimenti particolari che devo seguire?
Lei ha ragione e fa bene a tenere alla sua pelle, quindi ecco alcuni accorgimenti che le suggerisco di seguire: per sfruttare al massimo i salutari effetti dell’idromassaggio, sarebbe bene che la vasca avesse da sei a otto bocchette, al fine di massaggiare le piante dei piedi, i fianchi e la zona cervicale, rilassando così i muscoli spesso contratti di queste zone, le più critiche. La temperatura dell’acqua, poi, non deve superare i trentasette gradi, altrimenti può danneggiare i capillari e arrossare la pelle. Le consiglio di aggiungere sali da bagno idratanti ed emollienti, o dischetti effervescenti che non fanno schiuma, secondo l’esigenza del momento. Inoltre, suggerisco di farlo alla sera prima di andare a dormire: l’idromassaggio infatti regala un rilassamento generale al corpo e predispone la mente al riposo.
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