PER QUALCHE RUGA IN MENO

Su cosmeticenhancementsforum.com, forum dedicato al botulino, Floating Gale ringrazia tutti quelli che le hanno fatto coraggio il 2 ottobre, quando subito dopo un’iniezione si è sentita chiudere la gola e mancare il respiro, e ha lanciato l’Sos sul web: «Sono passate 5 ore e sto sempre male! Ho il terrore di smettere di respirare durante il sonno».

Il 7 ottobre Floating Gale per fortuna è ancora tra noi, sta meglio e scrive di nuovo: «È incredibile che tanta gente rischi la salute per questo, e che ci venga detto così poco. Sembra che ci sia una congiura del silenzio… Mi sconvolge che i media parlino così poco degli effetti collaterali».

Parlarne non è facile, in effetti. Per vergogna, per paura, per dimenticare in fretta o altro, chi ha avuto qualche guaio se lo tiene per sé. Nella comunità medica gira voce di casi di gravissime patologie insorte in seguito a iniezioni di tossina botulinica. Ma nessuno ha voglia di parlarne.

La bergamasca Francesca Descrovi, invece, racconta volentieri la sua horror-story: mesi e mesi di calvario dopo un’iniezione, astenia generale, muscoli flosci, faccia cadente, mascella pendula, diplopia, capogiri, cefalee violentissime, ripetuti ricoveri e due mesi a letto (tutta quanta la vicenda potete leggerla sul blog:http://blog.leiweb.it/marinaterragni).
Ma dice anche di non avere certezze sulla sostanza che le è stata iniettata: il medico non le ha mostrato la fascetta del farmaco.

Avverte Massimo Signorini, responsabile del dipartimento di Chirurgia plastica dell’Istituto dermatologico europeo di Milano: «Esiste un mercato nero della tossina botulinica. Prodotti più economici, cinesi, coreani, che non vengono sottoposti ad alcun controllo e possono contenere anche sostanze di taglio non identificate».

Insieme ad Alfredo Berardelli, del dipartimento di Scienze neurologiche dell’Università La Sapienza di Roma, Signorini ha animato un workshop milanese sul botulino. Tolta la possibilità di effetti collaterali elencati anche dal “bugiardino”, il botox può essere utilizzato con fiducia?
E quanto al rischio che la sostanza “migri” dal punto di iniezione ad altre parti del corpo, anche al sistema nervoso centrale, come dimostrato da una nota ricerca del Cnr di Pisa coordinata dal biologo Matteo Caleo (l’abbiamo raccontata in giugno nell’articolo Se il botulino dà alla testa)?

Il botox può essere utilizzato in tutta serenità, secondo Signorini e Berardelli, ovviamente solo da medici esperti e ai giusti dosaggi. E anche un’eventuale migrazione della tossina dal punto di iniezione al sistema nervoso centrale «sarebbe a dosi talmente minime da non avere effetti degni di nota».
Non si nega, cioè, che la tossina possa raggiungere il sistema nervoso centrale con possibili effetti sul suo funzionamento, ma si dice che tale effetto è sostanzialmente trascurabile alle dosi terapeutiche utilizzate nell’uomo. Ribadisce Berardelli: anche se vi fosse una captazione della tossina a livello centrale, gli effetti sarebbero clinicamente irrilevanti. Chiedo a Matteo Caleo se è d’accordo: “sull’uso estetico mancano dati sperimentali, quindi nulla può essere detto con certezza” dice. Ma ai dosaggi terapeutici, come nei casi di distonia e spasticità, effetti clinicamente rilevanti a livello del sistema nervoso centrale sono un fatto verificato. Quando altero il funzionamento di un muscolo, altero anche il suo ingresso nel sistema nervoso centrale. Si tratta di un sistema molto complesso: se intervengo su un elemento, anche gli altri reagiscono. Ma c’è dell’altro continua Caleo. Uno dei più importanti produttori della tossina sta conducendo sperimentazioni per verificare un possibile uso antidolorifico. Non si parla della già nota azione sulla tensione muscolare, ma di altro. Pare infatti che il botulino agisca anche a livello sensoriale, sui neuroni nocicettivi (coinvolti nella percezione del dolore, ndr). Queste ricerche quindi ammettono il coinvolgimento di altri circuiti neuronali. Varrebbe la pena di saperne di più. Va detto però che l’effetto del botulino è transitorio. Dopo qualche mese si esaurisce: lo sanno bene le signore che devono ripetere l’iniezione almeno due-tre volte l’anno. Temporaneità che vale anche per gli effetti sul sistema nervoso centrale?

Il cervello è un organo plastico, dice ancora Caleo. Qualunque esperienza può modificarlo permanentemente. Non si può quindi escludere che capiti anche con il botulino. Anche il muscolo è plastico, ed è dimostrato che ripetuti trattamenti con la tossina modificano le proporzioni tra fibre lente e fibre veloci a favore delle fibre lente. In caso di spasticità questo è ritenuto un effetto collaterale positivo, perché la tensione muscolare via via si allenta. Ma se cambia il muscolo, possono cambiare anche le strutture centrali, permanentemente “silenziate”. Quindi allo stato attuale non possiamo escludere modificazioni permanenti anche a livello neuronale in seguito a trattamenti ripetuti. Con quali possibili effetti, è ancora da capire. In sostanza, secondo Caleo, effetti “clinicamente rilevanti”, anche benefici, sono dimostrati nei pazienti affetti da spasticità trattati a lungo termine con tossina botulinica; per quello che riguarda ripetuti trattamenti estetici, non disponiamo ancora di dati sufficienti per escluderlio, e varrebbe la pena di ricercare di più e meglio: qual è il prezzo di quelle due rughe in meno? È quello che chiedo da anni, dice il dermatologo milanese Antonino Di Pietro. Queste ricerche andrebbero finanziate e sostenute. E invece su prestigiose riviste di salute si leggono titoli che tagliano corto, tipo “Botulino antirughe senza rischi”. O ancora, su La pelle, periodico specializzato, “il botulino non va a spasso”: le ricerche di Caleo e del Cnr, che non hanno alcun interesse in gioco, dimostrano il contrario. I pazienti devono essere correttamente informati, per una valutazione dei costi e dei benefici. Su questo, nessun dubbio.

LA GUERRA DEL BOTOX
Ivan Goldsmith, medico estetico di Las Vegas, ha intentato un’azione legale contro il gigante Allergan. Benché sull’etichetta del botox sia chiarito che ogni fiala va utilizzata per un solo paziente, i rappresentanti della casa farmaceutica asserisce il corso, suggeriscono verbalmente l’uso multiplo della fiala da 50  e 100 unità. Il medico sottolinea il rischio di diffusione di patologie come epatiti o Aids. Usare correttamente una fiala per ogni paziente, dice Goldsmith, lo ha finanziariamente steso. Una dose da cento unità costa al medico mille dollari, ma per un trattamento, che richiede quantità di tossina molto inferiori, in genere al paziente non se ne possono chiedere più di 500. Allergan, produttore del Botox (tossina botulinica A) ha invece intentato un’azione legale senza precedenti contro il Governo federale americano per presunta incostituzionalità. Il botox è approvato negli Stati Uniti per trattare lo strabismo, la sudorazione eccessiva, le rughe e altri disturbi, ma i medici possono utilizzarlo anche “off label” (cioè fuori dagli usi consentiti) per spasmi facciali, emicranie e problemi alle corde vocali. L’ente federale per la sicurezza dei farmaci, proibisce però alla casa farmaceutica di promuovere presso i medici gli usi “off label”. Per Allergan, il divieto violerebbe il primo emendamento della Costituzione, che sancisce la libertà di parola.

Marina Terragni.

redazione

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