I ricercatori, verificando l’effetto della tossina su cavie epilettiche, l’hanno ritrovata in parti del corpo in cui non l’avevano iniettata. Il botox usato nell’esperimento è una soluzione purificata, la medesima utilizzata in campo estetico. Quindi la stessa che contiene, stando alle case farmaceutiche produttrici, proteine accessorie in grado di stabilizzare la tossina e limitarne localmente gli effetti. In attesa di studi attendibili sulle (reali) proprietà di tali proteine, la Food and Drug Administration (organo americano preposto alla sicurezza sanitaria di farmaci e terapie) ha avviato un’indagine sui decessi relativi all’uso di botox. Sotto la lente d’ingrandimento anche effetti collaterali meno gravi ma più subdoli, come quelli citati nel bugiardino del farmaco. Tra i più comuni: mal di testa, ptosi palpebrale, debolezza muscolare localizzata, parestesia (ipo o ipersensibilità tattile), nausea, vertigini spasmi, sindrome influenzale, debolezza generale, disturbi della vista, ansia.
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