Prof. Dr. Antonino Di Pietro

Se in fatto di creme, di “contorno occhi” e sieri antiage ancora molti uomini si rivelano a volte refrattari, in ogni caso poco dégagé, quando si parla di capelli, e soprattutto di barba, anche il maschio più sbrigativo e meno beauty-addict è capace di esibire un repertorio di conoscenze e di abilità di tutto rispetto. Sicuramente su tanta maestria influisce l’esperienza acquisita sul campo e indotta da una “questione fisiologica”, nel senso che barba & capelli, crescendo a ritmo incessante, richiedono cure attente e costanti per non conferire un’aria troppo easy o al limite dal trasandato. Ma non può esaurirsi solo in questo il rapporto di amore-odio che lega l’uomo ai suoi annessi cutanei, in particolare alla barba, che è poi la zona pilifera più bisognosa di cure e la più virile per definizione. “Attraverso la barba – i baffi – e pure con i capelli, sebbene in misura meno marcata, l’uomo può giocare con la sua immagine. Osando, si può dire che la rasatura e il taglio ad arte della barba stanno al maschio come il make-up sta alla femmina”, fa notare il dermatologo Antonino Di Pietro, presidente dell’Isplad e docente di dermatologia plastica all’Università di Pavia.
Così, tramontati anche per lui i tempi dei diktat in fatto di look, accanto ai visi perfettamente rasati oggi si nota un prepotente ritorno di vezzi come barba, pizzetti e baffi di tutte le fogge e taglie. E come da copione quando si parla di tendenze, abbondando i testimonial eccellenti: dalla barbetta di qualche giorno di Bono Vox degli U2 e dell’attore Patrick Dempsey (protagonista del cult televisivo Grey’s Anatomy), alla barba foltissima, quasi primitiva, del rugbysta francese Sébastien Chabal. Ancora: dal pizzetto sfoggiato da Leonardo Di Caprio, Johnny Depp e dall’italians Riccardo Scamarcio, ai baffetti stile Clark Gable esibito in tempi recenti da Brad Pitt.

Elettrico o a mano?
Rasoi a lama e pennelli. Preferiti da molti, hanno una o più lamette. Alcuni vantano dei plus, per esempio lame dotate di speciali rivestimenti che agevolano la scorrevolezza sulla pelle, oppure lamette vibranti (alimentate da una batteria), per ottimizzare la profondità della rasatura. Pennelli: i migliori hanno le setole rigide, di maiale o di tasso, che massaggiano la pelle e sollevano il pelo.
Rasoi elettrici. Molto pratici, si possono usare in qualsiasi momento della giornata. I nuovi modelli, tra l’altro, offrono una vasta gamma di accessori e un sistema di posizionamento delle testine che si adatta a ciascun tipo di barba, permettendo così di regolare, delineare e “scolpire” ad arte anche eventuali baffi, pizzetto e basette. Una discriminante utile in fase di acquisto? “Preferire i rasoi con testine oscillanti in modo indipendente l’una dall’altra, così da ottenere una perfetta aderenza alla pelle e ai contorni del viso”, consiglia il dottor Antonino Di Pietro. I modelli più classici si usano a secco, ma alcune case produttrici hanno lanciato apparecchi predisposti per “ammorbidire” l’operazione con l’applicazione preventiva di gel o creme da barba. Alcuni modelli si possono utilizzare anche durante la doccia ed essere puliti velocemente sotto l’acqua.

Di Claudia Bortolato