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SEDOTTI DALE IMPERFEZIONI

MEGLIO L’ARMONIA DI UN VOLTO O DI UN SENO scolpiti dal chirurgo, o l’espressivita di un viso e di un corpo segnato del tempo? La domanda divide l’universo maschile. perchè quelli che alcuni uomini definiscono difetti sono, per moltissimi, l’origine e il motore del desiderio

Da mozzare il fiato. Lineamenti del viso dolci, perfetti. Labbra carnose. Seni immobili e turgidi. Gambe lunghe, sode e lisce. Schiena che in fondo curva alla brasiliana. Nella foto scattata sul set lei era scultorea. Ma quando il piacente e piacevole professionista separato, dunque single, è riuscito a conoscerla e a invitarla a cena, la delusione è stata grande mentre le romantiche luci del “téte-a-Téte” sottolineavano le labbrone troppo tumide, gli zigomi tirati, la fronte immobile e inespressiva e una scollatura che sfidava in modo sospetto le leggi di gravità. Alla fine, racconta il professionista, ero più che altro incuriosito dalle strane forme della sua faccia. L’eccitazione aveva lasciato il posto al comico e alla scoramento. E mi era totalmente passata la voglia di baciarla. Il tema è più che mai attuale: che cosa succede a un uomo quando è insieme a una donna che non ha lesinato su se stessa interventi di chirurgia estetica? I maschi sono attratti o no dalle cosiddette, un po’ impietosamente, “rifatte”? negli anni novanta molto ha potuto (ma, visti gli strip in tv, molto può ancora) il modello Pamela Anderson, un’icona esplicita del ritocco estremo che ora, secondo i gossip, sarebbe legata al re dei rifatti Michael Jackson: i seni e i glutei come quelli della begnamina di Baywatch piaceva (e piacciono) agli uomini ed erano artificiosamente imitati dalle donne. Certo Pamela ha detto di essersi molto pentita dei suoi interventi estetici, ma i suoi mea culpa sono rimasti inascoltati. Attrici, showgirl ma anche professioniste, signore delle pubbliche relazioni, si rassodano chirurgicamente: il chirurgo plastico si è affermato come medico riconosciuto dalla società civile. Entrando nel circolo vizioso dei vip. Uno dei più frequentati organizzava gite in mare, in Costa Smeralda: portava le clienti famose, a bordo del suo yacht. Che si chiamava bisturi. C’era un aspetto fantasmagorico: potenzialmente ogni ragazza poteva diventare Marilyn Monroe e ogni ragazzo poteva essere il suo fidanzato o amante. Secondo un recente sondaggio Swg realizzato per un settimanale femminile, il 35% degli uomini considera un seno ben siliconato il massimo della perfezione. C’è il paradosso della drammaticità: un uomo può essere attratto dall’orrido perché tocca corde profonde, dice la psicologa e desiderare una donna rifatta. Ma è un’illusione inconscia. In realtà, non è vero che ne è attratto. Altrimenti amerebbe anche il buco nell’ozono. Quel che non spiega il sondaggio, infatti, è che la perfezione ha poco a che vedere con l’erotismo: a chi piacerebbe andare a cena (e dopo) con una statua del Canova? Quando una donna accavalla le gambe, dice un industriale che all’argomento natural versus lifting ha dedicato tavoli di discussione, l’uomo ferma il respiro: vi assicuro che non c’è niente di più attraente di quelle piccole fossette create dalla cellulite. Mi farebbe impressione accarezzare due pezzi di marmo freddo. L’erotismo può essere finzione, melodramma e perfino commedia all’italiana. Ma la donna no, lei deve essere vera, ancor meglio se verace. Giacomo Casanova ha sempre messo in conto, magari ha spesso perfino auspicato, che la preda fingesse in un senso o nell’altro per rendere più intrigante il gioco. Ma, da uomo sensibile, non ha mai tollerato l’inganno: ogni donna è un mondo a sé, una storia particolare: le maschere dell’omologazione e dell’ipocrisia fanno botte con l’eros. La bellezza femminile è un insieme di piccole imperfezioni, dice Antonino Di Pietro, Presidente dell’Isplad, la Società Internazionale di Dermatologia Plastica-Estetica e Oncologica, e promotore di un forum scientifico sulla bellezza che si tiene ogni anno a Salsomaggiore nei giorni di Miss Italia. La fronte che si corruga, aggiunge, le due pieghe che raccontano lo stato d’animo, le piccole rughe: rendono quel viso unico. E bello, perché la bellezza deve trasmettere emozione. Una faccia spianata non ci riesce. Io lo dico da anni alle mie pazienti: non riempite le rughe, curatele. Ogni età ha il suo fascino. Ricordate quando dicevamo di una donna non più giovane:che bella signora? Combatto per questo.

Invece donne, sempre più giovani, vanno dal chirurgo plastico, o a volte anche dal dermatologo, come afferma Di Pietro, con la foto di un’attrice o di una singola parte del corpo, da copiare su sé. È come se si fosse globalizzata l’estetica: ci sono modelli di bellezza obbligatori. Un effetto tribù:far parte di un gruppo dove, di fatto, sono tutte più o meno uguali. Il rischio è che non suscitino emozioni erotiche in un uomo. Qualcosa più di un rischio: Gorge Clooney, secondo un giornale inglese, avrebbe lasciato Sarah Larson perché si sarebbe fatta ingrandire il seno contro il suo parere. Povera Sarah, non sapeva che a Gorge, come alla stragrande maggioranza degli uomini, il seno piace non più grande di una coppa di champagne. What else?

OK L’ACIDO IALURONICO E IL LIFTING AL MIRTILLO

Essere attraenti e richiamare l’attenzione erotica degli uomini senza ricorrere agli eccessi dell’invasione chirurgica e botulinica. Lo chiamano lifting dolce, in realtà si tratta di un metodo più naturale per aiutare la bellezza di una donna. Abbiamo il dovere di fare qualcosa per noi, di curarci, dice il professor Antonino Di Pietro, 52 anni, salernitano, dermatologo di fama internazionale. Questo vale anche per la pelle: va mantenuta fresca, aiutata a restare in forma. Ma curarla non significa riempire le rughe con sostanze che alla fine tolgono fascino e aggiungono rischi. Secondo Di Pietro, il punto di partenza per mantenere la pelle giovane, seducente, idratata, elastica e tonica, è una corretta alimentazione. A cui si possono aggiungere omega tre, vitamine antiossidanti (E,F), selenio e alcuni integratori naturali, come i flavonoidi, di cui sono ricchi i mirtilli. Tra le sostanze consigliate da chi, come medico, sostiene una visione più naturale della seduzione, c’è l’acido ialuronico con cui si può intervenire perché, spiega Di Pietro, fa comunque parte della nostra pelle. Piccole punture che bilanciano le perdite, aiutano a formare nuovo collagene e nuova elastina. Infine, con il peeling e i nuovi laser si eliminano gli strati vecchi superficiali e si favorisce la formazione di pelle più compatta, più luminosa e con un colore più levigato e uniforme. Insomma, passare dalla guerra alla ruga al fascino della pieghetta. Anche per eliminare tutto quello che, oltre a provocare quei risultati eccessivi e a volte caricaturali, potrebbe far male. Bisogna evitare, conclude Di Pietro, sostanze riempitive permanenti come il silicone e gli altri acrilati e le tossine paralizzanti.

Di Marco Gregoretti

redazione

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