Con l’arrivo dell’autunno, le donne che hanno la pelle sensibile, cioè otto europee su dieci, soffrono maggiormente di irritazioni, screpolature e arrossamenti a causa dei frequenti sbalzi di temperatura, dello smog ma anche dello stress che subisce un picco di aumento proprio adesso che abbiamo ripreso tutte le nostre attività quotidiane. Se trascurata, la pelle sensibile rischia di invecchiare precocemente o di generare una dermatite. Per mantenere la pelle sana consiglio pochi e semplici accorgimenti, come evitare l’uso dell’acqua troppo caldo, fare un impacco con il pane bagnato nell’acqua, picchiettare la pelle con infusi di malva o camomilla e inserire nella dieta frutti di bosco, sardine e sgombri.
Questo è il suggerimento di un grande esperto, il professor Antonino Di Pietro, dermatologo di grande fama e presidente dell’Isplad, la Società internazionale di dermatologia plastica, estetica ed oncologica. Ci siamo rivolti a lui per sapere come ci si prende cura della pelle sensibile e gli chiediamo subito: Professore, da che cosa è causata la pelle sensibile?
Dalla scarsità del film idrolipidico, cioè la pellicola di acqua e di grasso che protegge naturalmente la pelle dalle aggressioni esterne. In poche parole, la pelle sensibile non ha difese, o ne ha poche, contro vento, freddo, caldo e smog e quindi si arrossa, pizzica e si screpola facilmente. Ma per ovviare a tutto questo bastano pochi e semplici accorgimenti. Quali?
Evitare di lavarsi con acqua troppo calda e i passaggi bruschi dal freddo al caldo e viceversa, dagli ambienti riscaldati a quelli esterni, perché la pelle sensibile si screpola e reagisce anche dilatando i capillari del viso che diventano visibili e non riescono più a restringersi formando quel reticolato rosso che noi medici chiamiamo couperose. Poi consiglio di fare, una volta alla settimana, un impacco di cinque, dieci minuti con il pane bagnato nell’acqua tiepida avvolto in un panno di cotone: il pane infatti contiene amido, che ha un grande potere lenitivo. Sempre per calmare gli arrossamenti suggerisco poi di picchiettare quotidianamente la pelle con infusi di camomilla o di malva e poi, per ripristinare il film idrolipidico, consiglio di idratare la pelle dall’interno.
Mangiare frutti di bosco fa bene
Come?, gli chiediamo.
Prima di tutto bevendo almeno due litri d’acqua al giorno e poi inserendo nella dieta cibi che contengono sostanze in grado di aiutare la pelle sensibile a essere più forte: more, mirtilli e lamponi, ricchi di flavonoidi, sostanze che rinforzano i capillari; sardine, merluzzi e sgombri, che contengono i grassi Omega 3 e Omega 6; arance e kiwi, ricchi di vitamina C, che aiuta la pelle a ricostruirsi dall’interno; la frutta secca, come mandorle, noci e nocciole che contengono le vitamine E e F, sostanze utili a combattere l’invecchiamento delle cellule e, quindi, anche della pelle.
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