La cellulite è davvero il nemico numero uno delle donne. Da una recente ricerca svolta dall’ISPLAD (International-Italian Society of Plastic-Aesthetic and Oncologic Dermatology) è risultato che a essere preoccupate dei cuscinetti sono soprattutto le giovani tra i 25 e i 34 anni. circa il 40% della popolazione femminile che si è rivolta al dermatologo per verifiche e controlli appartiene a questa fascia d’età. Il problema ha comunque numeri più elevati: circa il 50% delle donne si dichiara insoddisfatta del proprio peso e il 57% denuncia oscillazioni della bilancia anche di 10 chili. Più della metà accusa gonfiore e oltre l’83% senso di pesantezza alle gambe. Ma con un po’ di movimento si otterrebbero ottimi risultati. Il professor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano e presidente dell’ISPLAD, chiarisce alcune buone abitudini che si possono osservare contro la ritenzione idrica.
La maggior parte delle donne svolge un’attività lavorativa sedentaria e questo non fa altro che incentivare la ritenzione idrica. Ogni tanto è un toccasana approfittare delle vacanze al mare o di un solo weekend per passeggiare in acqua, un rimedio semplice, ma estremamente efficace per ritrovare gambe più leggere e un corpo ben modellato. Camminare, è il modo migliore per attivare la pompa venosa situata sotto il piede e favorire la risalita del sangue. Farlo in mare ha ulteriori vantaggi:
Dalla ricerca ISPLAD è emerso che circa il 40% delle intervistate non pratica attività fisica e, anche tra chi fa movimento, solo il 4% arriva a tre ore alla settimana. Eppure muoversi è una delle strategie migliori per impedire che la cellulite peggiori. La panniculopatia edemato-fibroscleroica, (termine scientifico della cellulite), è una malattia che deriva da una sofferenza microcircolatoria del tessuto adiposo e da un edema cronico che, poco alla volta, porta a una sclerosi delle fibre e alla conseguente formazione dei cuscinetti e della pelle a buccia d’arancia. Muoversi mantiene attiva la circolazione, donando armonia e tonicità alla figura.
Volete sfruttare al meglio la camminata in acqua? Seguite questo semplice programma.
1. per sciogliere i muscoli iniziate a camminare con l’acqua ai polpacci; dopo cinque minuti immergetevi fino all’inguine e continuate a camminare per almeno mezz’ora. Per potenziare l’effetto riducente e tonificante provate poi a fare questi semplici movimenti.
2. camminate e ogni quattro passi slanciate all’indietro prima una gamba e poi l’altra. Ripetete almeno 30 volte.
3. mentre camminate alzate le ginocchia, in modo alternato, fino a portarle il più vicino possibile al petto, ripetendo per 30 volte.
4. alternate gli spostamenti facendo 10 passi in avanti, 10 all’indietro, 10 a destra e 10 a sinistra; ripetete la sequenza per cinque volte.
Troppo sole non fa bene alla cellulite. Passare molte ore sulla sdraio, facendo il bagno di raggi UV non solo invecchia la pelle, ma non aiuta neanche a migliorare la ritenzione idrica anzi può peggiorare la situazione. Al contrario di quello che si pensa, il sole non asciuga la cellulite, il caldo è un vasodilatatore che affatica il microcircolo favorendone la stasi e il ristagno dei liquidi. Se non vuoi rinunciare alla tintarella, puoi abbronzare le tue gambe facendo lunghe passeggiate sulla spiaggia, o immersa in mare. In questo modo si garantisce un bel colore dorato alla pelle e si esegue attività fisica anticellulite.
I trattamenti riducenti e anticellulite vivono il loro periodo migliore in primavera. Poi con l’arrivo dell’estate vengono abbandonati, dimenticando che i trattamenti per il corpo danno il meglio dei risultati se impiegati con regolarità per cicli di parecchi mesi. Un ottima soluzione per prendersi cura del proprio corpo anche in estate è quella di scegliere formule solari e doposole “trattanti”: sono creme o morbide emulsioni che combinano l’azione protettiva e rigenerante con un effetto riducente, rassodante e anticellulite dovuto alla presenza di agenti specifici.
Ecco che cosa suggerisce il professor Antonino Di Pietro per agire con efficacia contro cuscinetti e pelle a buccia di arancia:
Le cose da fare
Le cose da non fare
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