Dopo l’estate gli sbalzi di temperatura, il vento, la pioggia e l’aumento dell’inquinamento di questo periodo autunnale fanno soffrire la nostra pelle, che è la parte più esposta agli agenti atmosferici. In particolare le polveri dello smog, che si depositano sui pori della pelle impedendole una corretta respirazione, sono elementi molto nocivi perché favoriscono la formazione dei radicali liberi (cioè le scorie), ne accelerano l’invecchiamento e provocano una variazione del pH cutaneo (l’acidità) con un conseguente aumento della sua sensibilità. Come possiamo difenderci dalle aggressioni esterne? Che cosa si può fare quando la nostra cute appare spenta, affaticata e senza tono?
Lo chiediamo al Professor Antonino Di Pietro, dermatologo e presidente dell’ISPLAD, la Società Internazionale di dermatologia plastica. Innanzi tutto dobbiamo ripristinare l’acqua che la nostra pelle ha perso durante l’estate con il sole, il caldo e la salsedine, e per farlo dobbiamo ricreare uno strato cutaneo più compatto che, appunto, trattenga l’acqua, spiega il professore.
Una cute ben idratata, quindi, è più luminosa, forte e sana e invecchia molto più lentamente. Per mantenerla è importante detergersi il viso almeno due volte al giorno, al mattino e alla sera, ed è necessario scegliere i detergenti, sia che si tratti di saponi liquidi o in crema sia che si tratti di emulsioni o di mousse, adatti al proprio tipo di pelle. La chiave per una corretta pulizia è trattare l’epidermide in modo delicato, prosegue il professor Di Pietro. Quando ci laviamo il viso è bene usare l’acqua tiepida e salvare con i detergenti il film idrolipidico, cioè la sottile pellicola che riveste la pelle e che funge da difesa e protezione contro l’attacco degli agenti esterni dannosi, spiega il professor Di Pietro.
Anche quando ci si lava, curiosamente, bisogna prestare attenzione al tipo di acqua che si utilizza: più forte è la concentrazione di sali e di minerali, più la pelle si disidrata.
Per questo motivo l’acqua “dura”, cioè ricca di calcare, presente nelle case di molte regioni italiane, andrebbe evitata perché è particolarmente disidratante. Come accorgersene? Facile: con l’acqua “dura” il sapone fatica a sciogliersi.
Oltre al normale lavaggio è di grande utilità anche un delicato trattamento di peeling che, eliminando lo strato epidermico sciupato, rinormalizzi la pelle rendendola più luminosa e più ricettiva ai principi attivi delle creme cosmetiche. Per dare alla pelle quel turgore e quella morbidezza, che stanno alla base della sua bellezza, è necessario anche seguire una corretta alimentazione, ricca di vitamine e di antiossidanti. Questi ultimi, presenti soprattutto nella verdura e nella frutta, contrastano la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento della pelle.
Di Ida Bini
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