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Riprendiamoci il sole

Sdraiata sul lettino o facendo sport

Se ti abbronzi distesa immobile su asciugamano o lettino la situazione è sotto controllo: puoi aggiungere un pò di crema dove manca o spruzzarti dell’acqua solare se la pelle si arrossa.

Se, invece, non riesci a stare immobile sotto il sole e cammini o fai sport, fai attenzione a naso, guance e spalle che tendono a scottarsi facilmente a causa del riverbero del sole: nei primi 3 o 4 giorni usa una protezione 20, soprattutto se sei sulla sabbia chiara che riflette i raggi ultravioletti e aumenta quindi il rischio ustioni. Se, invece, si tratta di sabbia scura assorbe di più il calore ma riflette di meno e può bastare un filtro tra 12 e 15.

IL PERICOLO

Se fai attività fisica e vuoi sentirti fresca, metti pure il deodorante o un’acqua rinfrescante. Ma scegli un tipo senza alcol o profumo (controlla sempre le diciture in etichetta). Se poi vuoi evitare possibili macchie, non vaporizzarlo sulla pelle bensì sul costume.

COSI’ DICONO…

ü il dermatologo

Se prendi il sole camminando stai attenta i primi giorni a spalle e braccia: il sole a picco può farti spuntare una dolorosa orticaria chiamata eruzione polimorfa da luce: in pratica, hai fatto una gran “scorpacciata” di sole e il prurito se ne andrà solo dopo 3 o 4 giorni. Se ti è già accaduto l’anno scorso stai allerta perché quasi sicuramente ricomparirà: previeni mettendo un sun block a filtro 40.

Con l’acqua dolce o quella salata

Bagnati spesso: l’acqua salata contiene Sali minerali come cloruro di sodio, magnesio, manganese, fluoro e iodio, che rafforzano il sistema immunitario e disinfettano l’apparato respiratorio. In più, i sali presenti nell’acqua marina aiutano a combattere il ristagno di liquidi e a sgonfiare i tessuti. Unico inconveniente: la pelle si secca, perciò scegli un solare idratante.

Anche il cloro della piscina inaridisce la pelle, perciò appena esci dall’acqua fai sempre una doccia.

IL PERICOLO

Quando fa più caldo, prendi il sole sul materassino in acqua o in riva al mare, con le onde che ti bagnano continuamente? Fino a mezzo metro di profondità il 40% delle radiazioni ha la stessa intensità che in superficie, perciò applica un solare water resistent ad alta protezione.

COSI’ DICONO…

ü il dermatologo

Entrando e uscendo dalla piscina è facile che il colore sbiadisca in fretta. Per fissarlo, 15-20 giorni prima di esporti al sole prendi un integratore a base di beta-carotene, vitamina E e omega 3: un mix di sostanze che aiuta a intensificare il colore.

Sugli scogli o sulla sabbia

Sulle rocce c’è un pò di brezza e il sole si sopporta meglio ma, mentre la sabbia riflette le radiazioni Uv aumentandone la quantità del 25%, sugli scogli arrivi al 100% in più. Vaporizza spesso la pelle con acqua dolce. Se fai il bagno tieni conto che i micro-cristalli di sale che rimangono sulla pelle riflettono ulteriormente la luce solare.

Proteggiti dalle scottature usando un filtro 15. E preferisci l’olio al latte abbronzante perché penetra più in profondità ed è quindi più efficace.

IL PERICOLO

Soffri di gonfiori alle gambe o di capillari superficiali? Il problema in questo caso è il calore: la sabbia scura e le rocce ne assorbono di più e si surriscaldano. Perciò sdraiati sempre su uno stuoino o su un telo (non scuro) e applica un solare con filtro superiore a 10.

COSI DICONO…

ü il dermatologo

La medicina omeopatica può fornirti valide armi per difenderti dall’herpes labiale, un virus che colpisce l’organismo e che può risvegliarsi con l’esposizione al sole. Una o due settimane prima della tua vacanza al mare, prendi 4 o 5 granuli per 3-4 volte al giorno di Rhus Toxicodendron 7CH.

Mattina e pomeriggio o nelle ore calde

Sai bene che per evitare scottature, invecchiamento della pelle ed eritemi l’ideale è non esporsi al sole tra le 12 e le 16. Ma, di fatto, per il 98 per cento delle donne, sono proprio queste le ore più amate. L’abbronzatura più intensa si ottiene infatti in questo momento della giornata, quando i raggi colpiscono la terra verticalmente e tuttavia, anche se fai uno stacco e ti concedi un’oretta sotto l’ombrellone, non comprometti l’operazione tintarella: ti abbronzi si più lentamente ma non meno intensamente perché il sole viene riflesso dalla sabbia. E poiché tra le 12 e le 14 i raggi sono particolarmente intensi e arrivano a danneggiare collagene ed elastina, non rinunciare al solare anche se stai all’ombra: preferisci un latte che ha una quantità superiore di acqua e previene l’inaridimento della pelle.

IL PERICOLO

Nelle ore centrali della giornata è facile rischiare i colpi di calore. Tieni sempre al fresco la testa. Il cappellino non basta e nemmeno l’ombrellone. Attenta agli occhi. Evita di stare al sole senza occhiali scuri soprattutto se stai leggendo. Gli Uvb potrebbero provocare un’alterazione della cornea. Bagna spesso i capelli oppure spruzzali con un’acqua solare. Tieni presente però che raramente contiene filtri protettivi e, anche quando li ha, sono comunque troppo bassi. Come rimediare? Metti anche uno spray o un olio specifico con filtro superiore a 10. E rinnova l’applicazione ogni 2 ore, soprattutto se entri spesso in acqua.

COSI’ DICONO…

ü il dermatologo

Non stendere l’abbronzante nel momento in cui ti esponi al sole perché appena cominci a sudare se ne va quasi del tutto. Applicalo mezz’ora prima quando sei ancora a casa e frizionalo bene: i principi attivi penetrano meglio e l’efficacia è maggiore.

In spiaggia, poi, rinnova spesso l’applicazione perché il prodotto se ne va strofinandoti sull’asciugamano e quando sei in acqua. Tieni poi presente che il sole delle ore di punta tende a seccare maggiormente la pelle. Se vuoi evitare l’inconveniente preferisci un prodotto solare a base di vitamina E che ha un effetto idratante ed emolliente.

redazione

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