Sono materiali di riempimento che vengono iniettati sottocute. Si possono suddividere in riassorbibili (a base di collagene, ma sta per arrivare in Italia un collagene biotecnologico che dovrebbe essere riassorbibile molto più lentamente di quello tradizionale e acido ialuronico), semi riassorbibili (con metacrilato) e permanenti (con poliacrilamide). A metà strada si trova l’acido polilattico: “è un filler a lento riassorbimento e regala un’ottima performance estetica”. “Si inietta nelle rughe profonde o nelle depressioni da rilassamento cutaneo del viso ed è ideale, tra l’altro, per il riempimento degli zigomi”.
Per rendere le guance turgide, dare volume alla bocca, colmare le pieghe naso-labiali, correggere altre imperfezioni del volto, si può anche utilizzare un nuovo filler a base d’acqua. “tra quelli più duraturi esiste un gel sterile costituito dal 97,5% d’acqua e dal 2,5% di polimero reticolato formato da poliacrilamide”, “è privo di estratti animali e si inietta come gli altri filler per via sottocutanea”. Il botox: le iniezioni di botulino (tossina in grado di paralizzare i muscoli), super gettonate negli usa, affascinano anche in Italia, ma sono ancora sotto divieto. “In ogni caso vanno eseguite solo sulla parte superiore del volto (tempie e fronte). Il risultato? Le rughe d’espressione (specie quelle verticali) si appianano perché il muscolo sottostante viene paralizzato”, dice Antonino Di Pietro, dermatologo. “Ma con l’uso frequente, il viso può perdere la capacità di contrarsi e la pelle invecchiare precocemente”.
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