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Oggi potete dire addio alle rughe e “tirare” la pelle senza bisturi

Belle a 50 anni come a 30. Oggi si può. Come? Con le creme al tartufo, le foglie di oro zecchino, le microsfere di calcio, i sieri alle pro-endorfine e i rivoluzionari cosmetici che agiscono sui muscoli responsabili delle «pieghe» – Per chi, invece, preferisce i trattamenti più «tradizionali» , ecco gli otto più collaudati: dai filler al peeling eseguito con il laser

Riflettori puntati sulle rughe. Un po’ perché l’intimo desiderio di cancellarle contagia sempre più persone, soprattutto in questo clima di pre-guerra che, alzando la soglia di ansia generale, fa lievitare le vendite di creme e rossetti (da spalmare quasi come un ansiolitico). Un po’ perché, fiutato il business, in questi ultimi anni la ricerca si è data da fare per sfornare prodotti miracolosi. Gli ultimi sono quelli, rivoluzionari, presentati in questi giorni al Cosmoprof , la più grande rassegna al mondo di cosmetica e profumeria.

È il boom dei prodotti antietà. I consumi sono lievitati, in America come in Europa, quasi del 15 per cento. Le donne vogliono essere belle a 50 anni come a 30. Con o senza bisturi. Magari, nel giro di qualche ora (che sogno, se bastasse la pausa pranzo…). Ed ecco che sul mercato arriva l’ultima novità: insieme alle creme al tartufo (pare che stimoli la produzione di collagene), alle pro-endorfine, alle foglie di oro zecchino, alle microsfere di calcio, debutta quella che si annuncia come la vera rivoluzione in barattolo, la crema simil-botulino, che promette di «stirare» letteralmente la pelle eliminando le rughe.

Si tratta di un siero ispirato al botulino ma che in realtà. non contiene affatto la tossina botulinica. Semplicemente ne imita l’effetto perché contiene enzimi e amminoacidi capaci di bloccare la contrazione dei muscoli mimici che creano le rughe. Geniale.

Tanto che tutti i colossi mondiali della cosmesi si preparano a invadere il mercato con formule ispirate a questo nuovo principio. Una promessa mirabolante che, c’è da scommetterci, sarà accolta con entusiasmo. Mentre tutti aspettano con impazienza di provarlo, non poca curiosità suscita anche un’altra novità che sa tanto di fantascienza: i cosmeceutici, ovvero preparati hi-tech che interagiscono con la biologia molecolare e riprogrammano la pelle. Niente, comunque, a confronto di quello che si sta studiando nei laboratori delle più grandi marche: l’obiettivo è arrivare a produrre creme personalizzate a base di elastina e collagene provenienti dai nostri stessi tessuti. Vedremo.

Mentre aspettiamo i miracoli in vasetto, chi ancora non ha l’audacia di farsi tagliuzzare dal chirurgo può ricorrere a soluzioni meno traumatiche. La più discussa resta per ora la già citata tossina botulinica (ossia la tossina prodotta dal clostridium botulinum, il batterio responsabile delle intossicazioni alimentari). «In Italia il ministero della Salute non ha ancora concesso l’autorizzazione del botulino per uso estetico, ma anche negli Stati Uniti è stato approvato solo per eliminare le rughe verticali, ossia quelle della fronte e fra le sopracciglia», precisa il dottor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano, presidente dell’Isplad, Società Internazionale di Dermatologia Plastica.

«In realtà anche in Italia la tossina botulinica viene usata da più di dieci anni ma solo per motivi terapeutici. Il botulino, infatti dà risultati eccezionali in neurologia. per correggere gli spasmi muscolari e in otorinolaringoiatria, spiega il dottor Francesco Alia, chirurgo plastico Milano e a Cagliari. «Il botulino è una sostanza che dev’essere maneggiata da
medici esperti che conoscono bene l’anatomia dei muscoli perché agisce paralizzandoli ed eliminando così le rughe di espressione. Non è indicato, invece, per quelle da invecchiamento», spiega Alia che sconsiglia assolutamente di usarlo su superfici estese: «II risultato finale sarebbe decisamente innaturale, simile alla paralisi».

«Gli esiti migliori», aggiunge ancora Alia, «si ottengono sulle rughe alla radice del naso, su quelle della fronte e sulle famigerate zampe di gallina».

Il rischio di essere scontenti, a dire il vero, può riguardare tutti gli interventi estetici. «Parliamoci chiaro», puntualizza il dottor Maurizio Vignoli, chirurgo plastico a Milano e Bologna. «Non sempre l’effetto finale è quello sperato, ma questo succede quando gli interventi estetici vengono affrontati con leggerezza o quando si desiderano dei miracoli». Come difendersi allora dalle false promesse? «Prima di preoccuparsi delle delusioni, andrebbero considerati i rischi a cui si va incontro, specie nella scelta del medico, che deve essere competente, preferibilmente con una specializzazione in chirurgia plastica o in dermatologia, a seconda di cosa si vuoi fare. Solo un esperto, infatti, è in grado di fare una diagnosi precisa, individuare le cause dei problemi e suggerire la soluzione più adatta. Purtroppo ci sono donne che si sono ritrovate con vistose cicatrici dopo un lifting del viso o con labbra simili a canotti o con un naso sproporzionato rispetto al resto del viso».

Gli interventi mal riusciti sono comunque da considerare un «incidente» e ambire a un aspetto migliore è pur sempre un desiderio lecito, da non reprimere a tutti i costi. Le ultime tecniche di «correzione», oltretutto, sono sempre più sicure. Sulla ragione e sulla «portata» dei cambiamenti che si desiderano è bene, però, interrogarsi. È normale volersi vedere diversi? «Sino a un certo punto», dichiara Willy Pasini, professore di psichiatria all’Università di Ginevra e autore del libro L’autostima. «Gli interventi estetici devono migliorare i lineamenti, non stravolgerli, perché altrimenti manca l’autostima. Vanno bene i piccoli ritocchi per cancellare i segni del tempo ma eseguiti in un modo soft, altrimenti sono la spia di un disagio psicologico da cui si può uscire solo riacquistando più fiducia in se stessi», conclude Pasini.

L’offerta in tema di «miglioramenti» è vastissima. Come scegliere il trattamento «su misura»? Ecco una panoramica degli interventi estetici più collaudati. Insieme a un medico di fiducia potrete valutare qual è quello migliore per voi.

FILLER

Sono materiali di riempimento, iniettati sotto la pelle (sottocute) o nel suo spessore (intradermiche), che «sollevano» il solco della ruga. L’intervento può durare da dieci a trenta minuti e si usa una crema anestetica che viene applicata una mezz’ora prima del trattamento. Ce ne sono diversi tipi.

Riassorbibili. Si riassorbono completamente e non danno effetti collaterali. Si usa il collagene, che però può dare allergia; quindi, è necessario un te- st di tollerabilità prima del trattamento. In alternativa c’è l’acido ialuronico, che non provoca intolleranze e ha una durata maggiore rispetto al collagene. L’intervento si può fare su tutto il volto, a ogni età. Questi filler possono stimolare l’attività delle cellule del derma (lo strato più profondo dell’epidermide) migliorando la qualità della pelle. Ma il risultato dipende dall’elasticità della pelle, e da fattori come stress ed esposizione al sole.

Il costo varia dai 300 ai e 400 euro e la durata, dai quattro mesi all’anno, a seconda della sede dell’iniezione e del tipo di pelle.

Semiriassorbibili. Sono in parte riassorbibili, come 1’acido ialuronico e il collagene, e in parte non riassorbibili, come il metacrilato. L’intervento, consigliato dai 40 anni in su, elimina i solchi profondi di tutto il viso e leviga la pelle; il metacrilato, però, può provocare reazioni di rigetto: in pratica, intorno all’impianto si possono formare indurimenti o cordoncini fibrosi che vanno rimossi con un piccolo intervento chirurgico. Il costo è dai 500 euro in su. Il risultato dei fi1ler non assorbibili è permanente.

Permanenti.
Non sono riassorbili e quindi non si integrano con i tessuti. I più diffusi sono a base di poliacrilamide e di polialchil-immide, un composto a base di acqua e materiale sintetico. L’intervento, indicato dai 40-45 anni in su, elimina le rughe più profonde del viso. Il vantaggio potrebbe essere il risultato definitivo, ma l’effetto estetico è soggetto alle modifiche dovute all’invecchiamento. I movimenti muscolari del volto, inoltre, possono spostare l’impianto, facendo ricomparire la ruga insieme a un antiestetico rigonfiamento del materiale estraneo. Il costo parte dai 500 euro e arriva ai 1.500.

Lipofilling. È un metodo sempre più diffuso e consiste nell’utilizzare come filler il proprio grasso. La tecnica più efficace e più sicura si chiama lipostruttura: il grasso prelevato con una miniliposuzione viene purificato, centrifugato e iniettato delicatamente con microcannule nella zona da riempire. I risultati sono ottimi e duraturi perché il riassorbimento del grasso è minimo. Con questa tecnica si possono attenuare le rughe, aumentare gli zigomi, le labbra e ringiovanire le mani.

PEELING

Rimuove gli stati più superficiali o profondi della pelle migliorandone la luminosità e il colorito e attenuando le rughe. Può essere delicato (con acido glicolico a bassa concentrazione e con un tempo di posa breve o con ciclodestrine, sostanze derivate dall’amido); medio (con acido tricloroacetico) e profondo (con fenolo e derivati). La profondità di azione è determinata, comunque, oltre che dalla sostanza usata, dalla concentrazione e dai tempi di posa. I peeling profondi sono dolorosi e necessitano almeno di una sedazione. Si può fare a partire dai 20 anni ed è indicato per tutto il viso, per rimuovere macchie scure e cicatrici da acne. Stimola la pelle a riprodursi più in fretta e migliora le microrughe. I peeling più profondi lasciano la pelle arrossata almeno per una settimana (in seguito non ci si può esporre al sole per un mese). Il peeling è un trattamento che può avere dei rischi (è una sorta di ustione chimica), quindi è bene rivolgersi a medici esperti. I risultati sono ottimi. Un trattamento leggero dura circa qualche mese, quello profondo qualche anno. Nel primo caso si spende dai 100 ai 400 euro, nel secondo più del doppio.

RESURFACING

È un peeling fatto con il laser (un raggio di luce ad alta energia che non richiede il taglio della cute e non lascia cicatrici) ad anidride carbonica o a ernium, che si passa sulla pelle del viso. Dura mezz’ora, in anestesia locale. Si può fare a qualsiasi età, come il peeling. Costa da 500 a 2.500 euro. Leviga la pelle del volto e migliora le macchie scure, ma dopo il trattamento la pelle può restare arrossata anche per dei mesi (dipende dall’aggressività del trattamento).

LIFTING E MINI LIFTING

Lift in inglese significa sollevare. Il lifting serve infatti a riposizionare i tessuti del viso che per effetto dell’invecchiamento e della forza di gravità, si rilassano e cedono. Un lifting ben fatto ha un effetto naturale. Se la pelle risulta tirata è stato fatto male. Si può fare a partire dai 40 anni, solo su fronte, viso e collo, oppure su tutto il viso e il collo. L’intervento, in anestesia locale, dura da due a sei ore e richiede il ricovero di una notte. Resta una leggera cicatrice davanti all’orecchio. Il trattamento dura diversi anni ma è molto condizionato dallo stile di vita e da fattori genetici. Costa da 4.500 a 9.000 euro circa.

BLEFAROPLASTICA

Elimina l’eccesso di pelle dalle palpebre superiori e/o le borse (composte da grasso) da quelle inferiori. Può anche attenuare le rughe intorno agli occhi. L’intervento, indicato fra i 40 e i 60 anni (ma esistono persone che nascono con le occhiaie e quindi si operano molto prima), si può eseguire con la chirurgia classica (cioè il bisturi) oppure con il laser e dura da un’ora a due ore, in anestesia locale. Il viso acquista un’espressione più fresca; ma possono rimanere piccolissime cicatrici nascoste nella piega delle palpebre. Raramente può succedere che ci sia uno spostamento della palpebra verso il basso ma è una complicanza che un bravo chirurgo sa come evitare. I risultati sono definitivi, ma se la pelle non è elastica o c’è una tendenza alla formazione delle borse, dopo diversi anni il problema si può ripresentare. Chi ha solo il problema delle borse, può fare la blefaroplastica transcongiuntiva}e, una piccola incisione (invisibile) nella congiuntiva L’intervento completo costa da 2.000 a 4.000 euro.


Cristina Rogledi Stefania Lupi

A caccia di specialisti
Le associazioni e i siti Internet che vi aiutano a trovare il medico di fiducia

Prima di sottoporvi a un intervento rivolgetevi alle associazioni che vi possono consigliare i nomi degli specialisti iscritti all’Ordine dei Medici che operano in Italia. Ecco gli indirizzi, con i relativi siti Internet;

Società Italiana di chirurgia estetica (Scei): tel. 06- 36.30.39.32; www.sceionline.it

Intemational society of plastic and aesthetic dermatology’ (Isplad): tel. 02-20.40.42.27; www.isplad.org

Società Italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica (Sicpre): tel. 06-49.58.370; www.sicpre.org

Società italiana di medicina e chirurgia estetica (Sies): tel. 055-362397

Per notizie e approfondimenti sugli interventi: www.plasticsurgery.it

redazione

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