che barba, per lui è un problema

Per gli uomini, la barba non è solo una seccatura. In alcuni casi, può essere colpita da follicolite, alopecia, micosi o allergia: disturbi che si manifestano in vari modi (chiazze, foruncoletti, prurito e altro). Pur trattandosi di problemi facilmente risolvibili, bisogna rivolgersi a un dermatologo.

Meno lunga dei capelli
Perché la barba non cresce quanto i capelli?
La lunghezza massima, in media, non supera il livello del punto-vita. Ciò deriva dalle caratteristiche dei suoi peli.
I peli crescono mediamente 1 millimetro ogni tre giorni. La vita media di un bulbo può essere di un anno o un anno e mezzo. Dopo il pelo cade. I bulbi dei capelli durano di più (anche 2 o 3 anni): peciò una chioma può raggiungere i piedi.

Liscia o riccia?
.Perchè alcuni hanno barba, capelli e peli lisci, altri ricci? A causa delle cellule di cheratina (sostanza che compone i peli), unite da atomi di zolfo.
.In base alla quantità di zolfo e della conformazione che gli atomi prendono, le cellule di cheratina saranno allacciate tra loro in modo più o meno uniforme.
.Se gli atomi di zolfo sono numerosi, le cellule di cheratina sono legate in modo stretto e parallelo: i peli crescono diritti. Se gli atomi di zolfo sono più rarefatti o si dispongono a distanza irregolare, le cellule si uniscono in forma elicoidale: i peli sono ricci.

FOLLICOLITI
DI CHE COSA SI TRATTA
.Sono processi di infezione e infiammazione della pelle causati dalla crescita molto angolata dei peli della barba. Assumendo una posizione “a punta trasversale”, il pelo tende a incastrarsi nella cute, invece di uscire. In questo modo, il pelo infiamma il follicolo, rendendolo più debole e maggiormente esposto a infezioni.
COME SI MANIFESTA
.Arrossamento della faccia e del mento; dolore nella zona irritata; nel giro di 24-48 ore, formazione di vescicole (foruncoli) che possono anche diventare purulenti. Quando le vescicole scompaiono, la cute rimane ispessita. Se le follicoliti si ripetono di frequente, danno luogo a una zona di irritazione diffusa nella faccia e soprattutto nel collo, dove la pelle sfrega con i tessuti di camicie o maglioni.
LA CURA
.E’ necessaria una visita dal dermatologo. Una volta individuata la follicolite, per far passare l’irritazione serve l’applicazione di creme disinfettanti antibiotiche, per 3 0 4 giorni su tutta la zona. L’alternativa più recente è quella dei gel a base di fosfolipidi (sostanza di origine naturale derivata dalla soia), che regolarizzano il film idrolipidico (lo strato sottile di grasso e acqua che protegge la superficie della pelle). Attenzione a non indossare camicie o maglioni troppo aderenti o di materiali irritanti (lana o sintetici) e a radersi con delicatezza (evitando il “contropelo”). E’ sconsigliato l’uso di dopobarba a base alcolica, da sostituire con creme dopobarba molto idratanti.

ALOPECIA
DI CHE COSA SI TRATTA

.Questo disturbo è chiamato anche “area Celsi” dal nome del dermatologo che per primo lo individuò. Si tratta della caduta improvvisa di zone della barba. Le cause sono sconosciute, anche se i dermatologi sono convinti che si tratti di un disturbo psicosomatico legato allo stress. In casi poco frequenti, l’alopecia può essere la spia di una disfunzione della ghiandola tiroide (ipo e ipertiroidismo).
COME SI MANIFESTA
.Caduta a chiazze della barba, improvvisa in alcune zone del mento e del collo, che non causa alcun dolore. La barba può non ricrescere per alcuni mesi e la pelle di queste aree rimane liscia e di aspetto normale.
LA CURA
.E’ necessaria una visita dal dermatologo. Per accertare che l’alopecia non sia causata da una disfunzione della tiroide, il medico prescriverà un esame del sangue (con il controllo dei livelli di ormoni tiroidei). Esclusa questa eventualità, è consigliata l’applicazione di lozioni cosiddette “lubrefacenti”, che aiutano a dilatare i vasi sanguigni di tutta la zona. La scomparsa del disturbo è legata soprattutto alla riduzione dello stato di stress.

MICOSI
DI CHE COSA SI TRATTA
.Si tratta di un’infezione da funghi, che può colpire soprattutto gli uomini che convivono con animali domestici. La micosi più frequente è la tigna. Il fungo attacca la barba e provoca la perdita a chiazze dei peli, come nel caso dell’alopecia, ma con sintomi in parte differenti.
COME SI MANIFESTA
.Come l’alopecia, provoca la perdita a chiazze della barba, ma a differenza di questa, la pelle delle zone colpite dal disturbo diventa “polverosa” ed è contornata da una coroncina di foruncoli. I peli della barba appaiono spezzati alla base.
LA CURA
.E’ necessaria la visita dal dermatologo, che saprà scoprire la micosi (e distinguerla dall’alopecia). Lo specialista procede, quindi, a un esame micologico: gratta via un frammento di pelle e di pelo da un’area in cui è caduta la barba e lo esamina al microscopio per individuare la presenza del fungo. E’ poi necessario un esame colturale: il fungo scoperto sulla barba viene fatto crescere in laboratorio e messo a contatto con sostanze antimicotiche. In questo modo, si scopre quale farmaco sia più efficace. A questo punto, il dermatologo può indicare la cura giusta: può essere una pomata antimicotica o, nei casi più seri, una cura per bocca. Il trattamento può durare alcune settimane (fino a un mese circa).

ALLERGIA
DI CHE COSA SI TRATTA

.E’ l’irritazione della pelle provocata da uno o più componenti del dopobarba o della schiuma usata per radersi. Non interessa direttamente la barba, ma la cute della faccia e del collo.
COME SI MANIFESTA
.Costante prurito. La pelle si arrossa e inizia a desquamarsi. Se non ci si accorge subito di questa reazione allergica, la desquamazione peggiora e forma piccole croste, che danno prurito.
LA CURA
.E’ necessaria una visita dal dermatologo, per non peggiorare l’irritazione della pelle. Lo specialista ordinerà test allergologici, per scoprire quale componente della schiuma O del dopobarba causa l’allergia. E’ consigliato provare a cambiare prodotto non appena ci si rende conto della reazione allergica. Una volta individuato l’allergene, il medico consiglierà i prodotti da usare. Per calmare l’irritazione, il dermatologo può consigliare creme con cortisone per 3 o 4 giorni.

DA RICORDARE
E’ bene rivolgersi a un dermatologo fin dai primi sintomi del disturbo

Servizio di Arianna Strada. Con la consulenza del professor Antonino Di Pietro, specialista in dermatologia a Milano.

redazione

Recent Posts

Rigenerazione cutanea su misura: per ogni pelle la sua soluzione

Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…

2 anni ago

Filler riassorbibili o permanenti: differenze e possibili rischi

L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…

3 anni ago

Tatuaggi e nei: quali rischi?

Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…

3 anni ago

Come rinforzare le unghie: rimedi per mantenerle sane e belle

Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…

3 anni ago

Viso stanco al rientro dalle vacanze: rimedi e trattamenti

Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…

3 anni ago

Digital aging: come contrastare l’invecchiamento digitale

Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…

3 anni ago