La doccia perfetta

La parte più gradevole dell’allenamento? La doccia, un vero piacere da assaporare appena tornati nello spogliatoio dopo una sessione di training, stremati dal sudore e affaticati dai ritmi intensi sostenuti. La doccia, infatti, rinfresca, ritempra e lava via – con il sudore – la fatica dalla testa ai piedi. Chi non ha mai provato a restare a occhi chiusi sotto lo scroscio? In pochi minuti i muscoli si rilassano completamente, quasi pronti a… ricominciare daccapo il lavoro in palestra. Tanto piacere, però, ha le sue regole: al termine dell’allenamento è bene aspettare almeno cinque minuti prima di bagnare il corpo. Infatti, lo sforzo fisico modifica le normali funzioni dell’organismo, da quella enzimatica a quella metabolica e cardiovascolare, e occorre quindi concedere al corpo il tempo necessario a ritornare allo stadio iniziale di riposo, evitando di sottoporlo all’azione dell’acqua quando è ancora accaldato. Un’altra attenzione importante è cominciare con un getto filiforme di acqua tiepida, per poi renderlo più caldo o più freddo secondo le preferenze. Vanno comunque evitate le temperature elevate, dal momento che favoriscono la vasodilatazione, ostacolando così il riflusso del sangue necessario per recuperare in breve tempo le energie dopo uno sforzo. Un’ottima “ginnastica” per favorire la microcircolazione è poi data dall’alternanza di acqua tiepida e acqua decisamente più fredda, secondo il metodo ideato nell’Ottocento dal sacerdote bavarese Sebastiano Kneipp. Metodo ancor oggi valido, che va fatto in un ambiente ben riscaldato, sotto un getto non troppo violento (per evitare di danneggiare i capillari) che parta dai piedi per risalire verso il cuore. Un altro tipo di “massaggio idrico” particolarmente apprezzabile al termine di una seduta in palestra si ha usando il doccino con ampi movimenti rotatori. Insistete sulle parti un pochino più “rotonde” con acqua fresca, per rassodare e tonificare. Per quanto riguarda i prodotti, visto che uno sportivo fa la doccia molto spesso, servono “dolci”, non aggressivi per la pelle, il cui ph – tra l’altro – quando si è sudati muta, diventando più acido. Va pertanto scelto un detergente che ristabilisca il grado di alcalinità, senza essere necessariamente troppo schiumoso. Sono ideali in questo senso i prodotti con tensioattivi, cioè docciaschiuma con una bassa percentuale di agenti irritanti per la cute, specifici per essere usati sulla pelle bagnata. Un discorso a parte va poi fatto per l’igiene dell’ambiente, che deve ovviamente essere ben curata, soprattutto nelle palestre più frequentate. Malgrado queste fondamentali regole, esiste però sempre il rischio che “spuntino” funghi della pelle sotto la pianta dei piedi. L’arma vincente contro le micosi da palestra è la prevenzione: non camminate mai scalzi negli spogliatoi e in zona doccia; usate ciabattine in gomma facili da lavare. Prima di rivestirvi, poi, asciugatevi i piedi con cura anche tra le dita, magari aiutandovi con un velo di borotalco. Dopo la doCcia, prima di abbandonare lo spogliatoio, è infine opportuno ripristinare il film idrolipidico dell’epidermide che sudore e lavaggi hanno eliminato. Optate allora per un latte o un gel, che scorrono facilmente sulla pelle e vi penetrano subito, permettendo di rivestirsi senza sgradevoli sensazioni di unto. A questo punto siete pronti per tornare a casa. Ben allenati… e pure rinfrescati.

redazione

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