Prof. Dr. Antonino Di Pietro

Spesso le donne pensano alla pelle del viso, ma trascurano quella attorno agli occhi dove invece, talvolta, le rughette di espressione finiscono per trasformarsi in segni del tempo meno accettabili.
«L’epidermide del contorno occhi, infatti, è la più fragile e sottile, ricca di vasi e “protetta” dal tessuto adiposo sottostante, ma vulnerabile agli agenti esterni», spiega il professor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano e docente presso l’Università di Pavia. «Per questo può andare incontro a diversi problemi: i vasi, per esempio, possono rompersi e provocare la raccolta nel derma di emosiderina, una sostanza che macchia la cute fino a formare le cosiddette occhiaie, zone scure che avvolgono l’occhio. Col tempo, poi anche la cute del contorno occhi tende a rilassarsi e a causa della fragilità capillare che riduce l’ossigenazione dei tessuti, si formano facilmente pieghe e grinze».

«Le cosiddette “zampe di gallina”?», domandiamo al professor Di Pietro.
«Esattamente. Più in profondità il tessuto adiposo è riccamente irrorato dal sangue, ma se i vasi sanguigni perdono permeabilità, molti liquidi vengono trattenuti nel grasso che col tempo tende a indurirsi fino a  formare le borse, antiestetici rigonfiamenti visibili sotto l’occhio».

«Quali fattori possono portare più facilmente a un precoce invecchiamento del contorno occhi?», domandiamo.
«Ci sono situazioni che variano da soggetto a soggetto», continua il dermatologo «come la miopia che porta alla formazione di rughe a ventaglio ai lati degli occhi e il fumo».

«Ma che cosa si può fare per prevenire la formazione delle “zampe di gallina”?».
«Bisogna seguire alcune regole fondamentali, soprattutto per impedire l’indebolimento dei vasi capillari che portano al ristagno dei liquidi, come evitare di dormire con la testa troppo bassa; quindi, mai lavare il viso con acqua calda, così come bisogna evitare di dirigere l’aria delle bocchette della propria automobile verso il viso; infine, è importante massaggiare mattino e sera, con leggere compressioni circolari, una buona crema contorno occhi e di tanto in tanto ricorrere a impacchi di camomilla dall’azione disinfiammante, uniti all’assunzione per bocca di bromelina, una sostanza antiinfiammatorìa contenuta nell’ananas».

«Che cosa fare poi per proteggere gli occhi in questa stagione, quando la luce è più intensa e aumentano le “strizzatine” che portano alla formazione di rughe?.
«Innanzitutto, bisogna potenziare la protezione, indossando sempre, durante l’esposizione diretta, un buon paio di occhiali da sole che siano in grado di difendere dai raggi ultravioletti anche i lati degli occhi. Quindi, chi decide di partire per i primi weekend al mare, deve ricordarsi sempre lo stick per le zone più sensibili, possibilmente a schermo totale, da applicare più volte durante la giornata. «Ma anche chi resta in città e fa vita all’aria aperta, deve ricordarsi di applicare una crema arricchita da filtri solari: oggi anche molti cosmetici per il contorno occhi contengono filtri Uva e Uvb che garantiscono una buona protezione per 12 ore.

«Utilissimo, al momento di applicare la crema contorno occhi, l’automassaggio sulla zona che, povera di ghiandole sebacee, di collagene e di elastina, ha bisogno, più di ogni altra parte del viso, di cure anzi-età.
«Lo shiatsu per esempio, aiuta a rassodare e a rilassare la zona degli occhi, riattivando la microcircolazione. Si appoggiano sulle palpebre chiuse i palmi delle mani e eseguono leggere pressioni piccoli cerchi in senso orario.
Un consiglio finale per chi si trucca molto gli occhi: fondamentale una buona pulizia serale, possibilmente passando sulle ciglia un batuffolo di cotone imbevuto voto di un buono struccante delicato a base di acque distillate e di camomilla».