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Ittiosi: cosa fare quando la pelle diventa troppo secca

La pelle secca è comune a un gran numero di persone. In alcuni casi, però, questa caratteristica può essere talmente accentuata da dare origine a una vera e propria patologia dermatologica: l’ittiosi. Questa particolare affezione, che colpisce circa una persona su 250, può avere origine genetica o essere invece acquisita, e può manifestarsi con diversi gradi di intensità. Ciò che conta, comunque, è che oggi è possibile intervenire con efficacia contro questo disturbo riuscendo a ridurne al minimo gli effetti negativi. Scopriamo di più.

Che cos’è l’ittiosi e come si manifesta?

L’ittiosi è caratterizzata da una vera e propria desquamazione della pelle: la formazione delle squame è la conseguenza di due meccanismi: da una parte una crescita eccessiva delle cellule dell’epidermide, dall’altra un rallentamento anomalo del ricambio cellulare. Nella maggior parte dei casi questo fenomeno si evidenzia solo sulle braccia, sulle gambe, sui palmi delle mani e sulla pianta dei piedi, dove la pelle è normalmente meno grassa; ma ci sono persone in cui questa patologia è molto accentuata e si presenta su tutto il corpo. Nei casi più gravi, poi, la cute oltre che squamarsi si screpola e si spacca provocando bruciore, irritazione, fastidio.

Quali sono le principali cause dell’ittiosi?

Le cause di un simile processo possono essere congenite e in questo caso la malattia si manifesta intorno ai 18 mesi di vita. Altre volte, invece, l’ittiosi è scatenata da fattori ambientali come per esempio il contatto con venti frequenti o un clima freddo e umido, oppure può essere innescata da alcuni trattamenti farmacologici, soprattutto quelli a base di retinoidi, che seccano eccessivamente la pelle. Mentre le forme “acquisite” di ittiosi possono essere risolte abbastanza facilmente intervenendo sugli agenti che le provocano, le forme di origine genetica non si riescono, per il momento, a guarire in modo definitivo. In questi casi è già molto importante poter impostare dei trattamenti che migliorano lo stato della pelle e poterli protrarre per lungo tempo senza controindicazioni.

Quali sono i rimedi contro le forme congenite di ittiosi?

Nei casi congeniti, dunque, si ricorre a creme a base di vitamina A, C ed E che da una parte facilitano il ricambio cellulare e dall’altra regolarizzano la produzione di cheratina. In più si possono utilizzare preparati a base di urea, una sostanza estremamente nutriente, e di ceramidi, lipidi presenti normalmente nella pelle, che hanno la funzione di mantenere compatta l’epidermide. Per agevolare il ricambio cellulare ed eliminare le squamosità, si possono applicare creme a base di acido glicolico e di acido salicilico. Si ottengono ottimi risultati anche da un’integrazione di acido linoleico contenuto per esempio nell’olio di borragine, di girasole e di enotera, che favorisce la produzione di lipidi e aiuta a ripristinare una buona compattezza cutanea. Chi è soggetto a ittiosi, inoltre, può avere grandi benefici dall’irradiazione solare: i raggi ultravioletti, infatti, aiutano a riequilibrare tutti i processi di formazione della pelle riducendo sensibilmente la gravità dei sintomi.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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