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Prurito: le cose da sapere


È uno dei disturbi più comuni della pelle e, se ostinato, può diventare un problema: stiamo parlando del prurito.

All’inizio, grattarsi può sembrare un sollievo ma spesso non basta. Se l’istinto di grattarsi continua e lo si fa ripetutamente e furiosamente, la pelle comincia a manifestare i primi segni di sofferenza fino a diventare segnata in modo evidente. A questo punto, al fastidio del prurito si uniscono, dapprima il dolore dell’escoriazione e, spesso, come seconda conseguenza, un’infezione.

Ma quali sono le cause del prurito e come si può intervenire per frenarlo? Scopriamolo insieme al Prof. Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis.

Le cause

Molto spesso il prurito è un campanello d’allarme per diversi disturbi dermatologici, che spaziano dall’orticaria alla dermatite seborroica, dalla scabbia all’eritema solare. In tutti questi casi, il prurito compare in zone ben localizzate del corpo, insieme ad altri sintomi, come per esempio desquamazione della pelle, vescicole e arrossamento.

In altre situazioni, può essere il segnale di un problema di disidratazione.


Dermatite seborroica: sintomi, cura, prevenzione


Il fastidio può anche derivare da malattie non cutanee, tra cui disturbi a carico del fegato come epatite o calcoli della cistifellea. In altri casi, il disturbo può invece essere collegato a una carenza di ferro.

Esiste infine un tipo di prurito strettamente dipendente dallo stress. Si parla in questi casi di prurito psicosomatico, che si manifesta nei periodi di intensa e prolungata tensione emotiva.

Le cure

Per poter curare il prurito è perciò fondamentale individuarne l’orgine. Solo trattando il disturbo che l’ha generato, infatti, si può definitivamente avere ragione sul problema, adottando la cura specifica del caso, che spesso consiste nell’uso di prodotti topici da applicare localmente.

Le buone abitudini per combattere il prurito

In presenza di prurito è inoltre importante seguire alcuni accorgimenti:

  • È preferibile non indossare abiti stretti e irritanti;
  • Per la detersione della pelle, va utilizzata acqua tiepida con detergenti delicati;
  • Quando ci si lava, è utile preferire il bagno alla doccia, aggiungendo all’acqua qualche cucchiaio di amido, sostanza nota per le sue proprietà lenitive;
  • Al termine del lavaggio, le zone irritate devono essere asciugate con cura evitando di storfinarle e tampondandole invece con delicatezza.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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