La ritenzione idrica è un disturbo diffuso che determina l’accumulo anomalo di acqua e sale nel tessuto sottocutaneo. I fattori che la scatenano sono diversi: dalle scorrette abitudini alimentari fino ai problemi circolatori.
La principale conseguenza estetica della ritenzione idrica è la cellulite, problema che può colpire chiunque, indipendentemente dal peso e dall’età, pur prevalendo fra le donne.
La buona notizia è che per contrastare questo inestetismo, la ricerca dermatologica ha messo a punto varie terapie d’avanguardia. Fra te più efficaci c’è la microterapia: con una serie di microiniezioni, si immette sottocute una soluzione ipertonica, che richiama i liquidi ristagnanti fino al derma, dove sono convogliati nei vasi sanguigni e poi espulsi tramite le urine. I liquidi in eccesso sono così eliminati e il grasso e metabolizzato con rapidità.
La sonicazione sfrutta, invece, l’azione di ultrasuoni focalizzati per agire sugli accumuli adiposi e ridurli.
Cellulite: al mare per combatterla
Valida è anche la radiofrequenza che si avvale di un’energia biorigenerante. Oltre a contrastare il ristagno dei liquidi e a eliminare gli accumuli di grasso, stimola la produzione di fibroblasti, cellule responsabili della secrezione di elastina e di collagene, sostanze fondamentali per garantire l’elasticità e il turgore della pelle.
Unendo un trattamento mirato a uno stile di vita sano anche la battaglia contro la cellulite può essere vinta.
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