Una piccola macchia di color rosso intenso, simile a un neo, che può comparire su varie zone della pelle, a qualsiasi età. È l’angioma rubino, disturbo derivante da dilatazioni sottocutanee dei vasi capillari, che causano rigonfiamenti colmi di sangue, divenendo così visibili in superficie.
Alla sua insorgenza concorrono diversi fattori: dai disordini ormonali all’errata esposizione al sole, dall’assunzione eccessiva di alcol e cibi piccanti al vizio del fumo.
Angioma Rubino: cause e trattamenti
Per prevenire l’angioma rubino è perciò importante agire su questi fattori scatenanti, seguendo innanzitutto buone abitudini nella vita quotidiana: sì a un’esposizione solare moderata e con adeguata protezione; no alle sigarette; attenzione alla dieta, che deve essere ben bilanciata per evitare l’accumulo di tossine e i connessi risvolti negativi per il benessere dell’intero organismo.
L’angioma rubino è asintomatico e non è pericoloso per la salute. Di solito, si decide di eliminarlo se costituisce un fastidio estetico, perché localizzato in aree della pelle molto visibili e quando presenta rotture con conseguente sanguinamento.
La rimozione si effettua dallo specialista dermatologo che ricorre a trattamenti estremamente mirati come il laser e la radiofrequenza. Entrambe le metodiche sono indolori e si svolgono in sedute di pochi minuti.
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