In diretta con Roberta, dal profilo Instagram di Donna Moderna DMBeauty il professore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, Antonino Di Pietro, chiarisce quali fattori esterni e interni possono favorire la comparsa di capelli sfibrati e secchi.
Al primo posto tra i fattori che potrebbero condizionare la comparsa di capelli sfibrati e spenti può esserci l’utilizzo di uno shampoo aggressivo non adatto al proprio cuoio capelluto. Anche le esigenze del capello possono cambiare in base alla stagione e al momento della vita. Ad esempio se si trascorre più tempo in casa potrebbe non essere necessario effettuare un doppio insaponamento per una corretta detersione della cute. Al contrario, in inverno quando i livelli di smog sono più elevati in città, è bene assicurarsi di detergere accuratamente tutta la chioma dalle radici alla punte per eliminare tracce di smog e particelle inquinanti. Cautela anche nella scelta della texture, formulazioni che producono molta schiuma sono anche ricche di sostanze denominate tensioattivi che possono irritare la cute incentivando fenomeni spiacevoli come prurito e forfora. In situazioni di stress è preferibile affidarsi a prodotti per capelli acquistabili in farmacia come quelli a base di Glixina che garantiscono ottime performance sensoriali unite ad attivi di ricerca dermatologica.
Gli effetti dello stress sui capelli dipendono dalla corretta funzionalità del microcircolo. In momenti di ansia e tensione i capillari si restringono, limitando l’apporto di nutrienti (vitamine e minerali) a zone periferiche come gli annessi cutanei quali capelli, unghie e pelle. Ciò nonostante l’effetto dello stress sui capelli non è immediato e i sintomi possono comparire anche a distanza di tempo come 3 o 4 mesi dopo. Questo però non determina necessariamente una perdita di capelli.
In caso di fragilità, la caduta dei capelli può subentrare a un continuo “tormentarli” con quel gesto involontario di attorcigliare una ciocca tra le dita e tirarla con una pressione da lieve a media.
Così interviene il professore e direttore dell’istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, Antonino Di Pietro. Questo fenomeno è conosciuto come tricotillomania, ed è un disturbo che affligge molte giovani ragazze incentivando la comparsa di alcuni inestetismi cronici come l’alopecia.
Tra i migliori rimedi naturali per capelli sfibrati e secchi c’è il vecchio rimedio della nonna che prevede un impacco con tuorlo d’uovo e olio di oliva. Certo, la texture e l’odore possono essere difficili da eliminare al primo lavaggio. Utile in momenti di particolare stress e cambio di vita è accompagnare a una dieta equilibrata, un ciclo di integratori alimentari per capelli con silicio, rame, selenio e biotina. Questi oligoelementi oltre a mantenere il benessere generale delle lunghezze, esercitano un’azione antiossidante.
Il capello segue un ciclo di vita che gli permette di crescere circa 1 mm ogni 3/5 giorni, terminato questo processo, il bulbo pilifero cade e lascia posto ad uno nuovo. Per stimolare le attività delle radici e favorire la crescita di capelli è possibile eseguire dei massaggi che sollevano delicatamente il cuoio capelluto verso l’alto. In questo modo si stimola il microcircolo e il capello potrebbe risultare più idratato, elastico e resistente. Ottimo potrebbe essere accompagnare questa pratica all’azione di una lozione per capelli con azione rinforzante, rigenerante e ristrutturante a base di fucoxantine, glicogeno e pool di aminoacidi.
Leggi l’intervista di Alessandra Montelli su Donna Moderna
Guarda la diretta instragram con Roberta di DMbeauty e il prof. Di Pietro
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