I negozi di nail art, dove è possibile ottenere una manicure alla moda e duratura, sono sempre più diffusi. Ma esistono controindicazioni per la ricostruzione per unghie in gel e l’uso dello smalto semipermanente? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su queste pratiche.
Gel e smalti per la ricostruzione delle unghie hanno segnato una vera rivoluzione nel mondo della manicure. Il vero e proprio boom si è verificato intorno agli inizi degli anni 2000, quando hanno cominciato a moltiplicarsi i negozi che offrivano servizi di nail art. La ricostruzione delle unghie in gel consiste nel dare una nuova forma e lunghezza alle unghie grazie a un particolare gel che si fissa con l’aiuto di una lampada LED. Il risultato è una manicure molto resistente che può conservarsi per 20/30 giorni ed è proprio la caratteristica del “long lasting” che ha fatto del gel per ricostruzione unghie un vero successo tra le donne, soprattutto mamme e imprenditrici che non sempre trovano il tempo da dedicare alla cura delle unghie e all’applicazione dello smalto.
I metodi più diffusi delle ricostruzione unghie sono due:
La prima modalità può come anticipato modificare forma e lunghezza delle unghie. Se un tempo piacevano di più quelle quadrate, ora vanno di moda le forme più affusolate e rotonde. La seduta di ricostruzione in gel delle unghie coinvolge circa 1 o 2 ore in base all’operato e i risultati durano fino a un mese circa. Può essere eseguita su mani e piedi. Lo smalto semipermanente per unghie è una tecnica più recente che consiste invece nell’applicare un prodotto più resistente rispetto al classico smalto per unghie, il quale, per essere fissato, prevede tre fasi in cui si alternano momenti di applicazione a momenti di posa sotto un’apposita lampada LED o UV. A differenza del gel per ricostruzione unghie il semipermanente per unghie ha prezzi più contenuti e non può modificare forma o lunghezza delle proprie unghie.
Entrambe le tecniche prevedono un passaggio di abrasione dell’unghia, quindi in un certo senso la lamina ungueale viene indebolita in entrambi i casi. Tuttavia il semipermanente per unghie è più delicato: prevede una leggera limatura dell’unghia e la rimozione è possibile tramite un solvente apposito. La ricostruzione unghie in gel, oltre a una una limatura iniziale prevede anche un’abrasione finale per rimuovere al 100% i residui di gel, quindi può essere ancora più invasiva sulla lamina ungueale causando unghie deboli e fragili.
La ricostruzione unghie con gel ha rappresentato per molti pazienti una soluzione contro disturbi come l’onicofagia (il vizio di mangiarsi le unghie), una patologia che a lungo termine può causare danni seri alla cuticola, incentivando infezioni e micosi delle unghie. In altri casi questi trattamenti hanno rappresentato un aiuto psicologico in quei soggetti che a causa di malattie o determinate terapie hanno riportato indebolimento e sfaldamento della lamina uguale.
Al contempo, quando l’abrasione dell’unghia viene fatta in maniera aggressiva causando un indebolimento della lamina, che si spezza e spacca lasciando terreno fertile per infezioni micotiche, possono esserci controindicazioni nello smalto semipermanente o nel gel ricostruzione unghie. Bisogna quindi prestare attenzione innanzitutto ai materiali utilizzati, che devono essere approvati dal Ministero della Salute. Per questo è sempre consigliato affidarsi a centri estetici seri ed affidabili. Altro fattore che può essere preoccupante è l’utilizzo della lampada UV sotto la quale mani o piedi devono riposare per permettere la corretta aderenza dello smalto semi o del gel per ricostruzione unghie. Qui entrano in gioco ancora una volta la professionalità dello studio, le apparecchiature utilizzate e il tempo di posa di mani e piedi sotto la lampada, che dovrebbe durare pochi secondi per non danneggiare la cute.
La vita da spiaggia e piscina può ridurre la posa del semipermanente per unghie o del gel. Frequenti bagni in acqua salata possono pian piano indebolire l’azione degli agenti chimici applicati sotto il gel o lo smalto, favorendo il distacco dell’unghia. Ovviamente anche in questo caso tutto è determinato dalla qualità della manicure.
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